EMERGENZA RISCALDAMENTO: COME PREVISTO DALLA UIL DILAZIONE PER GLI INQUILINI ITEA, RESTA IL PROBLEMA PER QUELLI DEL PRIVATO!

 

Come previsto dalla UIL, rispetto al problema delle bollette stratosferiche del riscaldamento per gli inquilini dei condomìni con impianti centralizzati, esso è sostanzialmente rientrato per gli assegnatari degli alloggi ITEA mentre rimane aperto per gli inquilini degli appartamenti affittati nel settore privato. Infatti, se in ITEA la società può anticipare agli amministratori i pagamenti con le società energetiche e rateizzare il pagamento all’inquilino che intanto non riesce a pagarle integralmente, nel privato  l’onere ricade sul proprietario, che pur andando a rivalsa dell’inquilino stesso, deve pagare e procede quindi allo sfratto per morosità, procedimento lungo e complesso, ma certo assai preoccupante dell’inquilino moroso.

Un analogo piano di rateizzazione dilatatorio delle spese condominiali rimaste bloccate in ITEA per 4/5 anni fu impostato e realizzato nello scorso decennio e lì, si badi bene, per meri problemi di software e gestione contabile dell’Istituto, risolti solo dopo qualche anno.

ITEA ha anche sospeso gli adeguamenti periodici  dei canoni all’inflazione e questo è un altro passo nel senso della ragionevolezza auspicato dai rappresentanti degli inquilini e dei sindacati confederali che dall’autunno scorso sollecitavano la Provincia e  la SpA ITEA ad intervenire,

L’intervento di 180€ della Provincia “a pioggia”, di imminente erogazione non risolverà invece il problema delle famiglie in affitto nel settore privato e proprio per questo inquilini e  sindacati chiedevena misure specifiche utilizzando i data base già in possesso della Pat per le famiglie in affitto da privati allargando il numero dei beneficiari del “contributo per l’affitto” (attualmente fino a circa  250€ al mese)  alzando la soglia Icef prevista per averne diritto e almeno raddoppiare l’importo minimo del contributo già in essere per il periodo dall’ ottobre ’22 al maggio ’23, sperando poi nella normalizzazione della situazione.  L’operazione aveva un costo aggiuntivo per la Pat di circa 5/6 milioni complessivamente per le famiglie che ne avrebbero eventualmente beneficiarne; in manovra di bilancio se ne è aggiunto solo uno, di milione di euro, e quindi sarà difficile trovare soluzioni adeguate al problema. .

Rimane assolutamente necessario istituire a livello provinciale un “Fondo per la morosità incolpevole”, il fenomeno di questi mesi, già in essere in tante Regioni italiane, ma ancora una volta non ritenuto degno di istituzione da parte della Giunta Fugatti, con grave danno agli inquilini, ma anche, soprattutto ai piccoli proprietari privati, che fanno conto sull’affitto di un appartamento e sul pagamento del loro canone. Diventa maggiore la possibilità che preferiscano tenerlo “sfitto”, aumentando ancora di più il fabbisogno di alloggi in affitto.

Trento, 23 dicembre 2022

Walter Alotti

Segretario Generale

UIL del TRENTINO

 

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