15 ottobre 2016 – Trentino
Coop disdetta integrativo, non si torna indietro
Secca risposta della Coop Alto Garda ai lavoratori: «Ma ci dobbiamo parlare»
Se non ci saranno segnali di disgelo, si va verso uno «storico» sciopero
«L’integrativo è disdettato e non sarà ripristinato».
È secca e categorica la risposta della Cooperativa Alto Garda che giunge all’indomani dell’assemblea svoltasi presso la sede di Coop Alto Garda in piazza della Mimosa a Riva durante la quale si era votato per l’immediata revoca della disdetta del contratto integrativo, quale condizione unica e necessaria per sedersi attorno a un tavolo e aprire una serena e seria contrattazione.
Sempre in assemblea si è votato che in caso di risposta negativa si dovranno attivate le pratiche per indire immediatamente lo sciopero.
Nonostante il secco no, Coop Alto Garda tende una mano ai sindacati di categoria e assicura la volontà di una nuova riscrittura del contratto integrativo. «Il contratto integrativo – spiega la direttrice Arianna Comencini va riscritto. E va riscritto assieme ai sindacati, così come abbiamo detto fin dall’inizio. Abbiamo tre mesi di tempo e siamo pronti a farlo».
Le aspettative per l’incontro del 18 ottobre appaiono diversificate con i sindacati che sembrano decisi a non cedere.
«Se il 18 non ritirano la disdetta – avevano annunciato in assemblea le sigle sindacali Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uil-Uiltucs – si procederà con lo sciopero perché l’assemblea ha votato di non accettare altra risposta».
Dall’altro lato la Cooperativa auspica una condivisione d’intenti. «Durante l’incontro del 18, già convocato – scrivono dall’azienda – contiamo di poter condividere l’intento di creare un nuovo testo: in linea con i tempi».
«Sarebbe un peccato continua Coop Alto Garda – se i sindacati decidessero di non affiancarci in questo momento. Del resto, invito i sindacati a confrontarsi col contesto di riferimento: portino al tavolo di trattativa gli integrativi dei nostri concorrenti e saremo felici di confrontarci anche su questo».
Due posizioni che non sembrano allinearsi e che potrebbero tradursi in uno scontro tra le parti. «La sensazione racconta Mirko Carotta (Filcams Cgil) è che in azienda non si siano resi conto di cosa significhi disdettare».
«Significa – chiarisce Carotta – perdere istantaneamente tutti i diritti acquisiti». Sciopero quindi? Probabile, forse non il 19 come fissato dall’assemblea, ma il 22 per dare ancora più incisività all’azione di protesta. Decisione, comunque, che verrà presa dopo l’incontro del 18.
«Abbiamo già detto esplicitamente ai sindacati – ci tengono a precisare da Coop Alto Garda – di essere pronti per sederci al tavolo e riscrivere l’integrativo, entro il quale diversi benefit per i lavatori potranno essere confermati».
Secondo la cooperativa altogardesana nel contratto integrativo disdettato sono infatti previsti una serie di istituti propri del boom economico, di una situazione di floridità che, a detta dell’azienda, è venuta meno.
Una partita tutt’altro che chiusa e che si preannuncia scoppiettante.
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