Il T – 05 febbraio 2023

Riordino dell’Agenzia del Lavoro. Dipendenti contrari: «Va sospeso»

L’assemblea sindacale con i dipendenti dell’Agenzia del lavoro, convocata da Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl Enti Locali per discutere del progetto di riorganizzazione interna, presentato il 19 gennaio scorso, ha visto la partecipazione di oltre 140 le lavoratrici e i lavoratori della sede di Trento. L’ipotesi di 45 nuove assunzioni nel triennio 2023-2025, di cui sole 7 unità nel 2023, a fronte di 20 pensionamenti nello stesso triennio, determina un saldo positivo di soli 25 nuovi ingressi. L’incremento dell’attuale organico arriva a poco più del 10%. L’assemblea convocata venerdì ha dato mandato ai sindacati di chiedere la sospensione del progetto riorganizzativo per condividere i processi con tutti gli attori e provvedere al rafforzamento degli organici per consentire all’Agenzia del Lavoro di Trento «di conservare il ruolo pubblico negli interventi di politica del lavoro sul territorio, nell’incrocio domanda-offerta, valutazione degli impatti, presa in carico sempre più personalizzata a seconda del grado di vulnerabilità, non escludendo lo stato di agitazione e la mobilitazione del personale», hanno riferito i sindacati. Quanto emerge dall’assemblea delinea la carenza della condivisione del progetto di riorganizzazione, «incongruente rispetto agli obiettivi», e un «diffuso malessere lavorativo e insoddisfazione nei rapporti direzione – personale».
Secondo i segretari generali Luigi Diaspro, Beppe Pallanch e Marcella Tomasi, la forte partecipazione riscontrata all’assemblea testimonia l’interesse del personale «per il momento che vive l’Agenzia e per le grandi sfide che deve affrontare sul territorio, per migliorare l’incontro domanda offerta oltre all’attivazione del nuovo strumento di politica attiva (Gol) e per la tenuta del valore pubblico dell’Agenzia in Trentino».

 

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