Il T – 19 febbraio 2023
Ciclo 0-6, la protesta delle insegnanti
CALDONAZZO Sono oltre 150 le insegnanti della scuola dell’infanzia della Valsugana che si sono riunite l’altra sera in una sala delle Hotel Paoli, alle Lochere di Caldonazzo: la situazione è sempre più tesa tra le maestre trentine. Le ultime decisioni della Giunta provinciale (prolungamento calendario scolastico e possibili accorpamenti) hanno messo in subbuglio il corpo insegnante, anche in Valsugana. Il clima dell’incontro è apparso incandescente: le partecipanti hanno detto un secco «no» al prolungamento del calendario scolastico a undici mesi strutturali e al disegno di legge Masè sulla riforma per unificare il ciclo 0-6. Che, le insegnanti, bollano come: «Scelte unilaterali e imposte». Dopo l’affollata assemblea sindacale unitaria, convocata da Cgil Cisl e Uil all’Auditorium Santa Chiara di Trento lan scorsa settimana, livello provinciale, le proteste dunque non si fermano.
Ad organizzare l’incontro delle Lochere, un corposo gruppo di maestre della Bassa Valsugana; hanno partecipato insegnanti dell’Alta e Bassa Valsugana, Altipiani Cimbri, ma anche di Trento e Vigolana. Al centro del dibattito la contestata apertura degli asili nel mese di luglio e il disegno di legge sul sistema unico 0-6 ma sono state evidenziate anche altre criticità: «Il numero di bambini per sezione è troppo alto – hanno sottolineato – da anni c’è carenza di organico, mancano risorse e personale qualificato per seguire i bambini con bisogni educativi speciali, e temiamo che si proceda a possibili accorpamenti tra scuole». Secondo le insegnanti in assemblea, manca l’ascolto nei confronti di chi opera sul campo: «Le disposizioni della Giunta non tengono conto del parere di chi lavora nell’ambito scolastico; è importante appoggiare le famiglie, ma la scuola dell’infanzia ha un carattere formativo. Da settembre a giugno la giornata scolastica dei bambini è pesante, hanno bisogno di stop. Luglio dovrebbe essere un mese dedicato ai servizi conciliativi extra-scolastici, al gioco e al tempo libero». Altre maestre si chiedono: «Come è possibile amalgamare nidi e scuole. Le differenze psicologiche e comportamentali, tra i bimbi 0-6 anni, sono troppo marcate. Il ddl sembra un salto nel buio». All’incontro sono intervenuti Filippo Degasperi, consigliere provinciale di Onda, e Maurizio Freschi, vicepresidente del Consiglio del sistema educativo, che hanno supportato le ragioni di chi impegnato nella protesta, alimentando un dibattito costruttivo.
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