Il T – 09 marzo 2023

Scuola. Presidio sindacale

Il presidio contro la legge Masé sull’unificazione tra nidi e materne si è animato già nella giornata di ieri, e proseguirà anche oggi quando il Consiglio provinciale affronterà la contestata legge Masé. Le sigle della scuola di Cgil, Cisl, Uil manifestano così la loro contrarietà «a un disegno di legge che non è stato pensato e condiviso con chi rappresenta il personale che si trova a lavorare tutti i giorni nelle scuole dell’infanzia del Trentino». «La struttura immaginata in questa legge, per la nostra realtà territoriale, sembra più legata alla necessità di risolvere problemi economici e di gestione delle strutture educative che non centrata sui bisogni dei bambini e delle bambine», spiegano Bianca Francesconi (Flc-Cgil), Daniela Tabarelli (Uil Scuola), Candida Berlanda (Cisl Scuola) e Ennio Montefusco (Fgu-Satos). E continuano: «Nell’analisi del testo proposto emergono problemi che questo porrà anche in termini contrattuali e poco rispettoso delle diverse professionalità coinvolte. Si riaffaccia ancora una volta l’ormai frequente, ma malsana abitudine, di fare scelte politiche utili principalmente a fare propaganda in termini elettorali. Non si è fatto nessun pensiero di analisi sulle necessità diversificate del territorio creando, qualora mancassero, nuovi spazi oggettivamente centrati sull’effettivo bisogno di quelle famiglie dove entrambi i genitori lavorano e non sono presenti sul territorio asili nido che garantiscono per i bambini un luogo adatto alla fascia d’età 0-3. Viene risolto il problema dando vita a sezione miste di bambini dai 18 mesi ai 5 anni. In sostanza le finalità della norma nel nostro contesto ci sembrano meramente economiche ed elettorali e non pedagogiche».
La contestazione alla proposta Masé sarà oggi in piazza ma anche in Aula, e sarà difficile superare l’ostruzionismo di decine e decine di ordini del giorno presentati dalle minoranze».

 

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