Vigilanza privata. Trovata l’intesa sul nuovo contratto Il rinnovo mancava da sette anni. Per i lavoratori aumento di 140 euro a regime
Sono stati necessari sette anni di attesa, ma finalmente ieri sera imprese e sindacati hanno trovato l’intesa sul rinnovo del contratto nazionale della vigilanza privata e dei servizi di sicurezza. Al termine di una lunga sessione negoziale, dopo diverse iniziative di mobilitazione sindacale e scioperi, i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs e le associazioni imprenditoriali del settore Anivip, Assiv, Univ, , Legacoop Produzione e Servizi, Agci Servizi e Confcooperative Lavoro e Servizi hanno siglato infatti l’ipotesi di accordo sul nuovo Contratto nazionale. I contenuti verranno sottoposti nelle prossime settimane all’approvazione delle lavoratrici e dei lavoratori del settore, 100mila in Italia, circa un migliaio in Trentino.
L’accordo prevede un aumento di 140 euro mensili a regime per il IV livello guardie giurate e per il livello D dei Servizi Fiduciari. L’incremento retributivo sarà erogato in 5 tranche: 50 euro con la retribuzione del mese di giugno 2023; 25 euro con la retribuzione del mese di giugno 2024; 25 euro con la retribuzione del mese giugno 2025; 20 euro con la retribuzione del mese di dicembre 2025; 20 euro con la retribuzione del mese di aprile 2026. Per la vacanza contrattuale alle guardie giurate sarà riconosciuto un importo a titolo di una tantum di 400 euro.
L’intesa interviene anche nella classificazione dei livelli migliorandoli e sulla parte normativa, in particolare su attività sindacale, tutela della genitorialità, congedi e permessi, previdenza e sanità integrativa, salute e sicurezza
“Si tratta di un accordo arrivato al termine di una lunga e difficile vertenza – sottolineano anche i rappresentanti provinciali di Filcams, Fisascat e Uiltucs, Paola Bassetti, Lamberto Avanzo e Vassilios Bassios -. Per arrivare a questo punto è stata fondamentale anche la mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori. Oggi l’accordo consente di recuperare almeno in parte il potere d’acquisto degli addetti al settore. In ogni caso auspichiamo che per il prossimo rinnovo contrattuale non siano necessari tempi così lunghi. Per tutelare i salari dai rincari è fondamentale rinnovare i contratti nelle giuste scadenze”.
Va in questa direzione la volontà espressa ieri da tutte le parti sociali di condividere un percorso di negoziazione anche attraverso la creazione di tavoli tecnici sulle dinamiche macroeconomiche ed inflazionistiche. Saranno previsti incontri con periodicità semestrale per monitorare la congruità dei parametri ed individuare correttivi migliorativi anche nel rispetto della dinamica degli appalti e delle ulteriori condizioni idonee ad incidere su incrementi salariali.
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