Il T – 23 giugno 2023

Scuola aperta a luglio, gli insegnanti non ci stanno

Più si avvicina luglio più cresce il malumore delle maestre e dei maestri della scuola dell’infanzia chiamati ad uno sforzo extra per tenere aperte le strutture anche in estate. Ma questa decisione non va giù agli insegnanti che sono tornati a far sentire la loro voce con una lettera indirizzata a Bisesti e firmata da 1235 insegnanti di 184 scuole. La missiva contesta la notizia di un aumento di 2 milioni di euro di risorse per il ciclo dell’infanzia. «Due milioni di euro servono solo per la gestione di luglio – scrivono gli insegnanti – Null’altro! Nessun valore aggiunto alla scuola. Il prossimo anno assisteremo, ancora una volta, a tutta una serie di mancanze che cadranno sulle spalle delle insegnanti e dei bambini». La carenza di personale insegnante, ma anche ausiliario, il precariato «divenuto strutturale», questi i problemi della scuola dell’infanzia che secondo gli insegnanti avrebbero bisogno di risposte strutturali. Aprire a luglio non è una priorità, lo ribadisce anche Pietro Di Fiore segretario della Uil Scuola del Trentino. «Molti esperti ci dicono che durante l’estate i bambini hanno bisogno di fare altro non hanno bisogno di scuola. La rabbia delle colleghe non è per un mese in più, ma perché si sentono svalorizzate: in quel mese non si fa l’insegnante si fa quello che accudisce».
Intanto il mondo della scuola si muove, oggi uno sciopero indetto da un sindacato con pochi iscritti come Cub potrebbe ricevere grande partecipazione visto il malessere del mondo della scuola. Anche Cgil Cisl e Uil si mobilitano. Il 29 ci sarà un presidio in occasione dell’ultimo giorno di lavori in Consiglio. La contestazione proseguirà anche durante i lavori per l’assestamento di bilancio. «Chiederemo di nuovo che questa cosa del mese di luglio sia accantonata – conclude Di FIore – Bisogna ripensare l’integrazione tra sistema scuola, terzo settore e associazionismo. Così riusciremo a dare il giusto valore alla scuola e al terzo settore e la giusta risposta ai bisogni delle famiglie. Sia a quelli ludici dei bambini sia a quelli conciliativi dei genitori».

 

Scarica il pdf: IL T scuola ART 230623