FUGA DEGLI INFERMIERI DALLE RSA – CGIL FP – CISL FP – UIL FPL EE.LL. DA SEMPRE IN ALLARME SENZA RISPOSTE DALLA PAT
TRENTO. “La carenza di professionisti sanitari all’interno delle Rsa sta infuocando il periodo estivo”. A dirlo Luigi Diaspro (Fp Cgil), Giuseppe Pallanch (Cisl Fp) e Andrea Bassetti (Uil Fpl). “Ma rappresenta la dura realtà che da anni ‘urliamo’ alla Provincia, senza però avere risposte responsabili. È urgente in primis attivare un tavolo tecnico urgente con Upipa e Spes per affrontare il problema organizzativo, ormai diventato un disastro”.
Negli scorsi giorni Upipa ha richiesto all’Assessorato di riferimento un incontro e attenzione alle criticità che interessano un segmento importante del welfare trentino.
“Ci trova sicuramente concordi – proseguono Diaspro, Pallanch e Bassetti – ma riteniamo che all’alba dell’apocalisse da noi annunciata, le soluzioni debbano arrivare dall’assessora Segnana che per troppi anni non ha garantito un dialogo con i sindacati, se non paventando una presa d’atto delle questioni rilevate il 2 maggio, in palese continuità d’assenza di risposte”.
La Provincia intende intervenire per risanare i bilanci in perdita delle Apsp. Non è però la soluzione alla carenza organica a oggi emergenziale, ancora di più in considerazione che gli enti dovrebbero dimostrare di ‘fare cassa’ sulla voce più consistente di bilancio: il personale. Quale riflessione abbia fatto l’assessorato per intimare alle Apsp la rescissione del contratto con le farmacie, rimane a noi oscura, ma preoccupante, dato che saranno ora gli infermieri che dovranno predisporre i farmaci per la terapia. Sgravare gli operatori di questa incombenza era una risposta anche alle carenze organiche strutturali”.
Un settore, spiegano i sindacati, lasciato per anni navigare a vista.
“Necessario, lo ripeteremo allo sfinimento, valorizzare il personale, attraverso rinnovi contrattuali che permettano alle lavoratrici e lavoratori di sentirsi apprezzati e non denigrati economicamente, ancora, revisionando l’Ordinamento Professionale, con risorse dedicate, nell’esigenza di dare rispondenza d’inserimento nei nuovi inquadramenti, per la professionalità raggiunta, data l’evoluzione dei percorsi formativi degli ultimi 20 anni.”
La revisione del sistema RSA deve passare dal confronto con le OO.SS. per garanzia di stanziamenti straordinari.
“Negli anni, l’assenza drammatica di prospettiva e visione, accompagnata dalla mancata volontà di confronto con chi rappresenta figure essenziali inserite nelle Rsa, ha prodotto il risultato dell’abbandono strutturale del settore da parte di chi aveva e ha l’obbligo di dare risposte alla società trentina”.
Gli allarmi sono rimasti inascoltati, problemi acuiti dalla lunga emergenza Covid, e ora la situazione è sul punto di non ritorno.
“Il futuro che ci attende ha la necessità di riscontri immediati e decisioni strutturali. Vivere di slogan ‘sperando di cavarsela elettoralmente’ non è la risposta che circa 4.000 professionisti sanitari e assistenziali delle Rsa pubbliche e private trentine, si sarebbero aspettati di ricevere negli ultimi anni. Ricordare che per assenza d’ossigeno si rischia la morte, appare forte come similitudine, ma il futuro delle Rsa, orfane di professionisti essenziali per la loro operatività, non sembra avere altra risposta se non quella dell’insediamento di un tavolo tecnico provinciale permanente”.
Un tavolo composto da Provincia, Upipa, Spes e sindacati del comparto Autonomie Locali.
“Il tavolo non è la soluzione alla carenza di personale, ma la tangibile presa d’atto che la situazione è grave e della condivisione, da parte dell’Assessorato alla Politiche Sociali e Salute, dell’obbiettivo generale di garantire la sostenibilità e continuità del sistema socio assistenziale/residenziale trentino”, concludono Diaspro, Pallanch e Bassetti.
Per la FP CGIL
Luigi Diaspro
Per la CISL FP
Beppe Pallanch
Per la UIL FPL EE.LL.
Andrea Bassetti
Scarica il pdf: 30.06.2023 – FUGA INFERMIERI DALLE RSA – COMUNICATO UNITARIO CGIL FP – CISL FP – UIL FPL EE.LL.
No Comments