Trento Cinque milioni di euro saranno distribuiti, una tantum, ai lavoratori della sanità. Lo annunciano in una nota congiunta alcune delle sigle sindacali più rappresentative del settore: Cisl Fp Trentino, Uil Fpl, Nursing up e Fenalt. E questo, sostengono i sindacati, si tradurrà in un aumento puntuale che va dai 500 agli 800 euro nelle buste paga dei lavoratori.

L’incontro di ieri con Apran è stato il termine di un percorso iniziato nell’Autunno 2022 e fa seguito al protocollo d’intesa firmato con la Provincia di Trento il 5 dicembre dello stesso anno. Quel documento individuava per primo la possibilità di erogare i 5 milioni di euro una tantum. E con l’accordo di ieri sono stati definiti i criteri di distribuzione.

«Esprimiamo pertanto la nostra soddisfazione per il risultato raggiunto — scrivono le sigle — che nei prossimi mesi porterà nelle buste paga dei lavoratori dai 500 agli 800 euro una tantum, come integrazione della fascia economica già percepita in seguito a precedenti accordi dell’anno scorso. Il meccanismo individuato è quello di riconoscere al personale che l’ha già percepita il pagamento di ulteriori 14 mesi a ritroso, ridefinendone di fatto la precedente decorrenza».

Peraltro, durante il tavolo di discussione di ieri, Apran e i sindacati hanno dato il via libera a iniziare il confronto per la riforma dell’ordinamento professionale e l’avvio della contrattazione per la conclusione del contratto collettivo del 2019/21. «Ora ci aspettano altri importanti appuntamenti, come i tavoli provinciali dove discuteremo il rifinanziamento del nuovo ccpl 2022/2024», concludono i sindacati.