Il T – 11 novembre 2023
Cade mentre posa una finestra. Operaio finisce in rianimazione
È ricoverato in gravi condizioni, in rianimazione, l’operaio vittima di un incidente sul lavoro avvenuto ieri mattina a Pergine, in località Vigalzano. L’uomo, 49 anni, stava lavorando assieme ai colleghi della sua ditta in un cantiere che riguarda una palazzina di diversi piani. Il suo compito era quello di installare una finestra sul tetto. E mentre si trovava in cima all’edificio è scivolato proprio nell’apertura eseguita di recente per ricavare la finestra. Un foro che era coperto da un telo di plastica, e l’operaio non è riuscito a vederlo. L’uomo è precipitato per circa tre metri, cadendo di schiena. È stato soccorso in ambulanza e portato all’ospedale Santa Chiara di Trento in codice rosso. Al pronto soccorso è arrivato cosciente; le sue condizioni, però, sono peggiorate nel corso della giornata, tant’è che nel pomeriggio è stato portato in rianimazione in prognosi riservata. stato soccorso infortunio sul lavoro in Trentino questa mattina a Vigalzano, nel comune di Pergine Valsugana.
Coinvolto un operaio di 49 anni che all’interno di un cantiere stava installando una finestra sul tetto di un’abitazione. L’episodio è l’ultimo di una lunga serie che, in Trentino, ha coinvolto i lavoratori dell’edilizia. «Eppure — notano i segretari generali di Fillea Cgil Giampaolo Mastrogiuseppe e di Feneal Uil Matteo Salvetti — c’è chi continua a minimizzare parlando di fatalità. Non ci stiamo: la sicurezza dei lavoratori per noi resta la priorità e non è un caso che uno dei punti della vertenza che porterà allo sciopero del 24 novembre, indetto dalla Cgil e dalla Uil, sia proprio dedicato alla sicurezza e alla prevenzione degli infortuni sul lavoro».
I due sindacati, inoltre, sottolineano l’importanza della collaborazione delle imprese edili. «Senza voler generalizzare, visto che tante imprese dedicano tempo e risorse alla sicurezza, bisogna ammettere che tantissime altre non prestano alcuna attenzione. Questo avviene anche perché hanno
altissime probabilità di non incappare in sanzioni, visto che i controlli effettuati dagli organismi deputati sono assolutamente insufficienti. Da anni chiediamo l’istituzione degli Rlst (Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza sul territorio) nel settore, ma i datori di lavoro insistono caparbiamente nel negare l’istituzione di questa figura. Deve al contrario essere chiaro che chi sottovaluta il problema e non si adopera per cambiare lo stato delle cose, si porta sulla coscienza le invalidità e le estreme conseguenze degli infortuni che continuano a verificarsi. Tutti dovremmo avere il diritto di rientrare a casa integri dopo una giornata di lavoro».
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