l’Adige – 17 novembre 2023

Ledro. «La storia si ripeterà, serve una nuova viabilità». I segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil: «Serve unire la pressione delle parti sindacali con quella delle aziende per trovare una soluzione»

ALTO GARDA – Scendono in campo anche i sindacati Cgil, Cisl e Uil nel dibattito innescato dalle difficoltà create a lavoratori pendolari, turnisti e anche piccole aziende artigianali dalla chiusura prima e dal senso unico alternato poi lungo la galleria che da Riva sale in val di Ledro, difficoltà che dovrebbero permanere nel breve periodo almeno fino alla fine dell’anno.
In una nota congiunta i segretari provinciali di Slc-Cgil (Norma Marighetti), Fistel-Cisl (Lorenzo Pomini) e Uilcom-Uil (Alan Tancredi) sottolineano come «serva unire la pressione delle parti sindacali con quelle delle aziende per trovare una soluzione a breve termine ma duratura, per consentire almeno la mobilità dei dipendenti, che ovviamente non possono rinunciare al reddito del loro lavoro, non essendo nemmeno previsto un intervento provinciale di sostegno al reddito per eventi come questo – si legge nella nota congiunta – Dalle molte notizie raccolte in questi giorni, emerge come la galleria sia stata costruita su roccia non particolarmente stabile, e quindi possono essere possibili nuovi problemi visto le conseguenze del cambiamento climatico. Quindi – proseguono i tre segretari provinciali – serve garantire la viabilità con strade alternative nel malaugurato caso vadano a ripetersi fenomeni come quello che ha causato danni ingenti alla attuale galleria, con le ripercussioni negative sugli spostamenti».
«Lasciamo alla politica e alle amministrazioni la risoluzione di problemi che non ci competono, ma è chiaro che i collegamenti tra la “Busa” e la val di Ledro vanno pensati e progettati anche con interruzione della galleria Dom: i lavoratori pendolari e le aziende non possono subire passivamente e pagare i danni creati da scelte passate che oggi mostrano evidenti limiti strutturali».
Secondo le tre sigle sindacali «il cambiamento climatico impone scelte programmate di vie alternative, in grado di gestire le emergenze, non solo per chi può muoversi nelle ore del giorno, ma soprattutto per chi ha la necessità di garantire turnistiche con orari di spostamento disagiati e non può certamente fare il giro del Trentino per recarsi al lavoro. Chiediamo quindi – concludono i tre segretari Marighetti, Pomini e Tancredi – che oltre al celere ripristino della galleria, si pongano in atto le opere necessarie per favorire i pendolari, visto che il meritorio coraggio di alcuni lavoratori ciclisti si scontra con le condizioni climatiche invernali, e non si può lasciare alla iniziative di alcune aziende trovare alloggi di ripiego: non può sempre essere l’iniziativa privata o del singolo individuo, a far fronte alle deficienze viarie della nostra provincia».

Scarica il pdf: ADIGE galleria 171123