Il T – 05 dicembre 2023
Cassa Centrale, contratto per 11.900 bancari
Valorizzazione della professionalità, welfare aziendale, lavoro agile, mutui prima casa ai dipendenti: c’è l’accordo sul primo contratto integrativo degli 11.900 dipendenti del gruppo Cassa Centrale Banca, 2.800 dei quali sono in Trentino tra i 2.000 bancari delle Casse rurali e gli 800 lavoratori e lavoratrici della capogruppo e delle aziende del gruppo. Con la delegazione di Cassa Centrale, hanno sottoscritto l’ipotesi di intesa i sindacati Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Ugl Credito, Uilca. L’ipotesi di accordo è soggetta all’approvazione da parte del consiglio di amministrazione di Cassa Centrale, che si terrà il 14 dicembre, e sarà successivamente illustrata ai lavoratori per la loro approvazione. Tra i contenuti più rilevanti dell’accordo, spiegano i sindacati, la valorizzazione delle professionalità con il rafforzamento dei temi inerenti la formazione e la valutazione del personale e l’istituzione di un tavolo di lavoro tecnico per lo sviluppo professionale. In particolare, sono stati definiti i profili professionali derivanti dal cambio di modello distributivo e dall’esternalizzazione alla capogruppo delle funzioni aziendali di controllo. Per quanto riguarda il clima aziendale e il benessere lavorativo, si è convenuto su un rafforzamento normativo con particolare attenzione alle pressioni commerciali fatte ai dipendenti.Tra le misure di welfare, si parla di misure di conciliazione lavoro-famiglia, permessi, diritto alla disconnessione e aumento massimali polizza infortunio. Viene introdotta una indennità nel caso di trasferimenti a partire dai 35 chilometri dal domicilio alla sede di lavoro ed è previsto il rimborso di abbonamenti ai mezzi pubblici. Ulteriori previsioni, tra cui il riconoscimento dei buoni pasto, sono stabilite per chi lavora in smart working o lavoro agile. Sono inoltre previste linee guida per i mutui concessi alle lavoratrici e ai lavoratori delle Bcc e delle aziende del gruppo, con esplicito impegno delle singole Rurali e banche coop a definire con i rappresentanti sindacali aziendali il tasso da applicare entro il primo trimestre del 2024.«Sono molto soddisfatto per il risultato ottenuto che va a introdurre importanti tutele per tutti i colleghi – afferma il coordinatore Fabi del gruppo Ccb Domenico Mazzucchi – Risposte importanti sulla mobilità territoriale, welfare e valorizzazione delle professionalità. è prevalso nella delegazione datoriale, in primis l’amministratore delegato, il buon senso e l’attenzione ai collaboratori. Il lavoro non è finito, nei prossimi mesi apriremo un tavolo di lavoro sulla professionalità per definire ulteriori profili professionali».
Scarica il pdf: IL T credito 051223
No Comments