31 ottobre 2016 – Trentino
Riva Coop Alto Garda, scontro fra sindacati
Cisl e Uil: «Controproducente invitare adesso i soci ed il cda ad un’assemblea»
La Cgil conferma l’incontro di oggi: «Noi coerenti con il mandato dei lavoratori»
Rischia di diventare una «conta», per pesare la rappresentatività dei sindacati, l’assemblea di questa sera alle 20 all’ex biblioteca delle Damiano Chiesa.
L’incontro di venerdì scorso tra le sigle confederali e i vertici della Coop Alto Garda (erano presenti la direttice Arianna Comencini e la presidente Chiara Marchi) ha sancito la rottura del fronte, con la Cgil che ha abbandonato il tavolo a causa di quella che è stata considerata una richiesta inaccettabile: annullare l’assemblea di oggi, aperta anche ai soci della Coop e al cda, per poter avere i dati (per ovvi motivi parziali) del bilancio 2016.
Cisl e Uil hanno deciso invece di proseguire il dialogo ritenendo soddisfacente la decisione di «congelare» la disdetta del contratto integrativo.
Ieri, con una nota, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil hanno ribadito che ritengono positive le aperture di Coop Alto Garda, in particolare la garanzia che il contratto vigente verrà applicato nel 2017 nel caso non si arrivi ad un accordo entro fine anno.
Secondo le due sigle sindacali, questo risultato risponde al mandato ricevuto dall’assemblea dei lavoratori.
Poi l’affondo alla Cgil, per altro senza mai citarla: «La partecipazione all’assemblea di lunedì 31 ottobre (oggi ndr), allargata a Cda e soci, ora, appare controproducente – si legge nella nota – e rischia di gettare ulteriore “benzina sul fuoco” oltre a contribuire pesantemente a delegittimare la Cooperativa e il ruolo di direzione e Cda con sviluppi impensabili in un contesto che rimane estremamente difficile. Fisascat Cisl e Uiltucs Uil vogliono risultati concreti da una trattativa seria e costruttiva non da altro».
La Filcams Cgil non replica, ma in questi giorni ha distribuito tra i lavoratori di Coop Alto Garda (che, lo ricordiamo, sono ben 180, una delle più grandi aziende della Busa) un documento con il quale ribadisce che dall’incontro di venerdì non è uscito nulla di concreto sul piano delle garanzie contrattuali: «La Filcams Cgil non intende esprimere giudizi su quella che è stata una libera scelta di Cisl e Uil di decidere la non partecipazione alla prossima assemblea decisa dai lavoratori – si legge nel documento – la Filcams mantiene invece quella assemblea in coerenza con il mandato, vale a dire chiedere a soci e consiglieri d’amministrazione di esser presenti, per chiarir loro cosa significa la disdetta di un contratto integrativo (visto che invece era stata spiegata come un normale atto delle relazioni sindacali quando venne votata) a meno che tale disdetta non fosse nel frattempo stata revocata».
Insomma, questa sera si capirà qual è l’umore dei lavoratori. E la presenza o meno di membri del consiglio di amministrazione dirà anche se il cda sta proseguendo con compattezza oppure se vi sono sensibilità diverse rispetto a quanto sta accadendo.
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