l’Adige – 11 febbraio 2024

Appalto Cup, la Uil all’attacco

L’assessore alla salute Mario Tonina ha rassicurato: le 140 lavoratrici del Cup, il Centro unico prenotazioni dell’Azienda sanitaria, non correranno il rischio di essere mandate fuori dal Trentino, l’appalto che lo consentiva verrà modificato (Il T di ieri). Ma la Uiltucs, il sindacato del terziario della Uil, non è per nulla rassicurata, anzi «esprime profonda preoccupazione». Secondo la categoria guidata da Stefano Picchetti, «nonostante le richieste formali di incontro avanzate dall’organizzazione sindacale, la giunta provinciale ha approvato delle parziali modifiche che sembrano non tutelare adeguatamente le lavoratrici coinvolte».
Dopo che il Consiglio provinciale aveva dato mandato all’assessore Tonina di riesaminare il bando, la Uiltucs aveva sollecitato un incontro per richiedere la revisione di alcune parti del testo al fine di tutelare tutte le lavoratrici coinvolte, incluse quelle impiegate presso gli sportelli. «Tuttavia, siamo stati informati che, dopo un incontro tenuto esclusivamente con la Fiom, la giunta ha apportato correzioni che non soddisfano appieno le richieste sindacali. Le modifiche proposte non prevedono il mantenimento delle sedi, ma solo la riassunzione delle lavoratrici in Trentino, con la possibilità di trasferimento successivo in sedi fuori provincia, e non impediscono la dematerializzazione delle stesse». «Ci chiediamo pertanto – prosegue la Uiltucs – quale sia stato l’effettivo valore della mozione approvata all’unanimità dal Consiglio provinciale, se non è stato raggiunto alcun risultato concreto. L’approccio della giunta provinciale nel rispondere alle richieste sindacali di altre organizzazioni rappresenta, a nostro avviso, una condotta antisindacale e contraria al principio di rappresentanza pluralistica delle lavoratrici».
Di conseguenza «la Uiltucs ha deciso di incaricare i suoi legali per valutare la possibilità di annullare il bando, intraprendere azioni legali per condotta antisindacale contro la Provincia di Trento e richiedere alla magistratura di verificare la correttezza della procedura seguita. Restiamo impegnati nella tutela dei diritti e degli interessi delle lavoratrici e continueremo a monitorare da vicino lo sviluppo della situazione».

 

Scarica il pdf: IL T Cup 110224