l’Adige – 07 marzo 2024

Autonomia delle donne: un aiuto

 

Oltre ventimila euro raccolti dall’iniziativa lanciata lo scorso 25 novembre da Cgil, Cisl e Uil, cioè proprio una raccolta fondi per supportare progetti di autonomia economica delle donne vittime di violenza. Ma la situazione non è così rosea come sembra. Certo, l’importo è considerevole e da parte dei sindacati, proprio in vista della festa della donna che si celebrerà domani, c’è soddisfazione. Lavoratrici e lavoratori trentini infatti hanno fatto la loro parte, con il personale impiegato nei diversi settori che ha contribuito alla causa con ben 13.285 euro. Aziende e organizzazioni di rappresentanza hanno sostenuto il progetto con altri 7.050 euro, ma i sindacati puntano il dito su altre realtà: «Totalmente assente, ad eccezione di Confindustria Trentino, la partecipazione sia economica sia nella diffusione dell’informazione delle altre associazioni imprenditoriali, nonostante le rassicurazioni del Coordinamento imprenditori».
«Più di ventimila euro raccolti sono un ottimo traguardo, tuttavia il nostro messaggio è chiaro ed è più che altro un appello: si può e si deve fare di più – hanno spiegato in coro Manuela Faggioni ed Elena Aichner, rispettivamente portavoce di Cgil e Uil (assente all’ultimo minuto la rappresentante della Cisl Katia Negri). – Fin dal principio abbiamo individuato, nei luoghi di lavoro, il contesto giusto per lanciare uno stimolo forte alla sensibilizzazione, per veicolare formazione e informazione sulla tematica della violenza di genere. Ci rammarica però vedere come il riscontro, seppure molto importante, sia arrivato solo da una parte di coloro che, complessivamente, potrebbero aiutarci. Parliamo di un fenomeno che purtroppo non ha lasciato indenne nemmeno il nostro territorio, come testimoniato dai più tragici fatti di cronaca recente».
La raccolta fondi andrà avanti fino alla fine di marzo e lo scopo, come ribadito nella mattinata di ieri, è decisamente nobile. Non si tratta infatti solo di un’occasione di sensibilizzazione, ma la somma di denaro verrà destinata al Centro AntiViolenza di Trento e al progetto “La violenza non è un destino”, un fondo gestito con Punto d’Approdo a cui possono accedere tutte le donne del territorio trentino, segnalate dalle strutture e associazioni che in Provincia assistono le vittime di violenza: Casa della Giovane di Trento, Casa Rifugio, Casa Padre Angelo, ALFID, Atas Onlus e Famiglia Materna. L’obiettivo finale è quello di supportare le donne dal punto di vista economico nel loro percorso di emancipazione dal maltrattante, dunque in spese quali la caparra di un nuovo appartamento, il cambio della serratura di casa, un contributo per l’acquisto di un mezzo di trasporto per recarsi al lavoro o il sostegno per le spese primarie per i figli in attesa dell’intervento istituzionale. «Dobbiamo inoltre lavorare sulla prevenzione, anche attraverso la reintroduzione di queste tematiche nelle scuole, con il riavvio dei corsi sull’educazione di genere» hanno concluso le rappresentanti sindacali.

 

Scarica il pdf: ADIGE donne 070324