Il T – 04 maggio 2024

Provincia. Cgil, Cisl e Uil: «Avanzo e accantonamenti alle stelle. La giunta Fugatti non sa come usare le risorse» «Usate quei soldi per welfare, famiglia e crescita»

Ora che sul piatto c’è ben mezzo miliardo di avanzo di bilancio — come anticipato ieri da questo giornale — i sindacati dicono chiaro e tondo che «non ci sono più alibi». Nel senso che ci sono i soldi per i temi che Cgil, Cisl e Uil ritengono centrali: «Investire su famiglie, welfare e crescita».
I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil — Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti — chiedono dunque alla giunta impegni precisi: «Visto l’avanzo di amministrazione record certificato dal rendiconto generale del 2023, la legge di assestamento di bilancio, prima vera manovra finanziaria della nuova legislatura, dovrà dare risposte concrete ai bisogni prioritari dei trentini. Con circa 548 milioni di euro disponibili in assestamento, si possono infatti garantire interventi concreti su diritto alla casa, adeguamento di Icef e assegno unico, sgravi sull’addizionale Irpef, conciliazione vita- lavoro, sostegni a chi è in condizione di povertà pur lavorando, assistenza sociale e sanitaria, compresi gli adeguamenti salariali agli operatori di terzo settore, politiche del lavoro e investimenti volti al recupero di produttività del sistema economico, nonché il rispetto degli accordi sul rinnovo dei contratti pubblici, a partire dal riconoscimento degli arretrati del personale delle autonomie locali, sanità e scuola». E aggiungono: «Serve davvero uno sforzo di concretezza e di lungimiranza con un forte obiettivo: rafforzare la domanda interna, la dinamica degli investimenti privati e lo sviluppo del territorio. Anche perché negli ultimi anni l’avanzo di amministrazione è andato via via crescendo».
Si è infatti passati dai 172 milioni di euro del 2018 ad un valore più che triplo. E questa l’accusa: «La Provincia non è capace impegnare realmente le risorse per le spese di investimento. Basti pensare
che nel 2023 solo il 36% delle risorse stanziate sui capitoli della spesa in conto capitale sono state effettivamente impegnate nello scorso esercizio. Nel 2018 questa percentuale era più alta di ben 8 punti percentuali e raggiungeva il 44%». Ai sindacatisaltaall’occhioin particolare la difficoltà di «mettere a terra» le previsioni in settori di investimento centrali: «L’edilizia abitativa e l’assetto del territorio, i giovani, l’istruzione e il diritto allo studio. Tra l’altro anche la liquidità della Provincia ha raggiunto livelli record. Al 31 dicembre 2023 le risorse accantonate da Piazza Dante hanno raggiunto la cifra di 3,8 miliardi di euro. Nel 2018 la situazione era pari a 1,8 miliardi circa. In pratica — sostengono i sindacati — nei cinque anni del primo governo Fugatti le risorse giacenti e non spese si sono più che raddoppiate. Anche questo non è indice di un uso efficace delle finanze provinciali che dovrebbero essere tempestivamente impegnate a favore della crescita economica e della coesione sociale del Trentino».

 

Scarica il pdf: IL T Provincia 040524