Il T – 11 maggio 2024

Famiglie cooperative, stallo sul contratto integrativo

Lungo confronto ieri pomeriggio tra la delegazione della Cooperazione trentina e i sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil sul contratto integrativo dei 1.900 addetti delle Famiglie cooperative, da poco disdetto dalla stessa Federcoop perché considerato insostenibile economicamente e rivendicato invece dai sindacati come recupero dell’inflazione che ha taglieggiato i salari in questi anni. Durante il confronto le posizioni non sembrano essersi avvicinate, soprattutto sull’ipotesi, avanzata dalla Cooperazione, di legare la quota di salario integrativo ai risultati aziendali, cioè di renderla variabile. Una proposta che i sindacati non condividono.
Le organizzazioni sindacali, dal canto loro, hanno proposto agli interlocutori cooperativi di ritirare la disdetta del contratto in cambio della fine dello stato di agitazione e delle ipotesi di sciopero dei dipendenti. Le due parti si ritroveranno a confrontarsi martedì prossimo 14 maggio.
In Trentino sono 62 le Famiglie cooperative, per un totale di 362 negozi (250 sono gli ultimi esercizi commerciali rimasti nel paese in cui si trovano). Occupano 1.900 lavoratrici e lavoratori. Questa la platea toccata dalla disdetta del contratto integrativo provinciale, arrivata lo scorso primo maggio. La disdetta, in particolare, è arrivata dopo un anno e mezzo di trattative, non ancora finite. I lavoratori e le lavoratrici, che si vedono mancare 150 euro al mese dalle buste paga, hanno risposto con il blocco degli straordinari e negando la disponibilità al lavoro domenicale e festivo. C’è anche l’ipotesi di sciopero nel giorno dell’assemblea della cooperazione.

 

Scarica il pdf: IL T Coop 110524