l’Adige – 12 maggio 2024

Famiglie cooperative, la trattativa è già in stallo

 

«Una proposta svilente e completamente sbilanciata in favore delle cooperative»: così i sindacati alle condizioni presentate dalla delegazione delle Famiglie cooperative per il rinnovo per la parte economica del contratto integrativo, dopo la disdetta unilaterale del contratto integrativo avvenuta, tra l’altro, proprio alla vigilia del Primo maggio, Festa del lavoro.
Il tavolo di trattativa sindacale si è riunito venerdì presso la Federazione trentina della cooperazione, alla presenza dei sindacalisti di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UilTucs con Carla Tatti, Fabio Bertolissi, Lamberto Avanzo, Valentino Bellin e Vassilios Bassios e 40 delegate e delegati sindacali in rappresentanza di 1.900 lavoratrici e lavoratori delle Famiglie Cooperative.
Un primo incontro e la trattativa è già in stallo: non piace, per usare un eufemismo, la proposta che renderebbe variabile l’attuale quota fissa pari a 176 euro lordi mensili collegata per l’80% a parametri che sono considerati da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UilTucs irraggiungibili, mentre il restante 20% verrebbe erogato come buoni spesa. «Inaccettabile in quanto la quota retributiva fissa che era garantita dal Contratto integrativo è appena sufficiente a compensare le attività che le lavoratrici e i lavoratori svolgono da sempre nelle proprie filiali, quasi come se fossero di loro proprietà, lavorando spesso oltre l’orario contrattuale senza percepire alcuna retribuzione, o maggiorazione per il lavoro straordinario – spiegano in una nota congiunta i sindacati – Si tratta di una proposta svilente e completamente sbilanciata in favore delle cooperative».
Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UilTucs, a seguito della disdetta del contratto integrativo
provinciale, avevano proclamato lo stato di agitazione con il blocco del lavoro straordinario retribuito e “non retribuito”, unitamente alla non disponibilità al lavoro domenicale e festivo, ventilando la possibilità di proclamare il secondo sciopero di sempre del settore, durante l’assemblea annuale della Federazione Trentina della Cooperazione, in calendario il prossimo 6 giugno. «Ma il tavolo di trattativa era stato comunque mantenuto aperto, auspicando che le Famiglie Cooperative potessero presentare una proposta dignitosa ed equa, ma così non è stato» spiegano i sindacati.
Martedì prossimo, 14 maggio, si terrà un secondo incontro a cui ne seguirà un terzo il 21, mentre il 23 è in programma l’assemblea delle delegate e dei delegati delle Famiglie cooperative, che hanno valutato la necessità di proseguire la trattativa.
I sindacati però non arretrano: «Non c’è margine per rendere variabile le parti retributive fisse – evidenziano – pertanto si auspica che le Famiglie cooperative possano fare un passo verso le richieste sindacali, in caso contrario lo scontro sarà inevitabile. Le condizioni poste non sono tollerabili».

Scarica il pdf: ADIGE Coop 120524