Per la UIL la politica fiscale comunale (IMIS) della casa è da rivedere.
Comunicato stampa del 14.5.2024:
I dati di bilancio del Comune di Trento riguardanti l’IMIS non evidenziano, a fronte del sacrificio di 1,5 mln di minor gettito, un soddisfacente incremento di abitazioni affittate alle famiglie (meno di 200 alloggi a disposizione in più), né un significativo calo del costo delle pigioni per gli inquilini (-3% reale ) che possono fruire di un canone concordato.
Urge quindi per la UIL una diversa modulazione dell’IMIS adottando, se si vuole mantenere l’aliquota per i contratti d’affitto a canone concordato allo 0,35%, una aliquota maggiore per chi tiene le seconde e soprattutto le ulteriori case di proprietà sfitte.
Andrebbero inoltre introdotte dal Comune di Trento, ma in tutta la provincia od almeno nelle zone ad alta densità abitativa o aree turistiche, regole urbanistiche, fiscali ed edilizie più rigide riguardo alla destinazione d’uso turistica di tanti alloggi che oggi sono sottratti al mercato dell’affitto residenziale.
Ciò contribuirebbe anche a ridurre lo spopolamento delle valli dai residenti, che con le loro imposte contribuiscono agli ingenti investimenti in infrastrutture pubbliche di cui beneficiano i turisti e le imprese turistiche.
Segretario generale UIL Trentino
Walter Alotti
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