Il T, Il Sole 24 Ore – 25 maggio 2024

Festival dell’economia. Sindacati | Landini (Cgil), Pirulli (Cisl) e Bombardieri (Uil) «Lavoro sì ma precario»: 4 milioni di lavoratori poveri, 40mila in Trentino


«È necessario fare distinzione tra numeri reali e propaganda – rimarca il segretario della Uil Pierpaolo Bombardieri – L’Istat dice che gli occupati aumentano ma dovremo chiederci come aumentano: al netto della propaganda, come dicono i dati Inps sugli avviamenti, la maggior parte dei nuovi contratti sono a tempo determinato con tutte le forme di precarietà che sono state messe in campo in questi anni, perché la nostra scatola degli attrezzi del lavoro è stata smontata da governi di destra e di sinistra, senza distinzioni». Così emerge anche dai dati sulle nuove assunzioni in Trentino, di fonte Agenzia del Lavoro: la maggioranza dei nuovi ingressi è a termine. Bombardieri ricorda i 4 milioni di lavoratori e lavoratrici, soprattutto giovani, che non prendono più di 10-12- mila euro lordi l’anno e i 6 milioni di lavoratori senza contratto, «anche se qualche contratto è stato rinnovato, come nel caso del commercio, ma non sempre si è riusciti a recuperare la perdita di potere d’acquisto degli ultimi anni, che è stata del 16%». In Trentino sono 40mila i lavoratori del settore privato, part time, stagionali e precari, che non superano i 10-12mila euro di reddito lordo annuo. E ci sono ancora 30 mila addetti privati, del turismo e terziario, che non hanno ancora il contratto e gli oltre 8.000 insegnanti delle scuole a carattere statale che non hanno ricevuto gli aumenti del resto del settore pubblico.

 

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