l’Adige – 08 giugno 2024

Famiglie cooperative, i sindacati non mollano

TRENTO – I sindacati non si fidano delle aperture della Federazione della Cooperazione dopo la disdetta del contratto integrativo provinciale dei dipendenti delle Famiglie Cooperative e insistono sulla loro strada: venerdì prossimo, 14 giugno, ci sarà lo sciopero generale.

Dopo un confronto tra i vertici di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs è stato deciso di confermare la linea annunciata giovedì pomeriggio durante il presidio davanti alla sede della Cooperazione: per tornare al tavolo delle trattative con la delegazione della Federazione serve il ritiro della disdetta a tempo indeterminato, e non solo per 4 mesi.

Anzi, dai sindacati arriva l’accusa di atteggiamento ondivago e di gioco sporco da parte delle Famiglie Cooperative: martedì scorso era stata infatti avanzata la proposta di mantenere in piedi l’integrativo (che vale 170 euro lordi al mese) ancora per 4 mensilità, mentre l’altro ieri – durante l’assemblea annuale della Federazione – la capo-delegazione Paola Dal Sasso ha spiegato che è stata decisa l’erogazione di «una tantum ai lavoratori per quattro mesi di un importo pari all’integrativo disdettato per non far pesare ai lavoratori la situazione di stallo nelle trattative», anticipando che oggi la commissione sindacale avrebbe invitato i presidenti delle Famiglie Cooperative a compiere questo gesto di apertura.

«A noi – spiegano i sindacati – non è arrivata alcuna comunicazione. Quello che sappiamo l’abbiamo letto sui giornali, ma non ci fa cambiare posizione». Anche perché – fanno notare i rappresentanti dei sindacati – di fatto viene mantenuta (e solo per 4 mesi) la parte economica del contratto, mentre sparisce tutta la parte normativa. E non è poca cosa. «Di fatto un colpo di spugna su 35 anni di contrattazioni che hanno portato ad inserire nell’integrativo le agevolazioni sulle malattie dei figli, elementi di welfare come la gestione delle ferie e dei permessi, la concessioni dei part-time, e dei congedi per lutto. «Cose – dicono i sindacati – che ora spariscono».

Per le tre sigle sindacali quella della Federazione è una mossa per provare a depotenziare lo sciopero e cancellare la minaccia di ulteriori possibili azioni di mobilitazione durante l’estate, che per le Famiglie Cooperative (specialmente per quelle delle zone più turistiche) è il momento di maggior lavoro e di maggior guadagno.

Insomma, per il momento tutti fermi sulle proprie posizioni, visto che nemmeno la Federazione sembra disposta a mollare rispetto all’obiettivo di rendere la parte economica dell’integrativo funzione dei risultati aziendali, invece che legarla ad elementi fissi. «Strutture salariali rigide considerate intoccabili fino a ieri – aveva infatti spiegato in assemblea il vicepresidente vicario Italo Monfredini -, oggi non possono più esserlo, perché aumentare o in qualche caso solo confermare livelli retributivi integrativi fissi contrattati in passato può essere non più sostenibile».

 

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