Corriere del Trentino, Il T – 20 giugno 2024

Sindacati all’attacco. Cgil: «Siamo delusi, manovra non all’altezza dei bisogni di crescita»

TRENTO Le anticipazioni diffuse ieri dal governatore Maurizio Fugatti hanno colto di sorpresa i sindacati. Che aspettavano lunedì — giorno della convocazione per la presentazione della manovra — per esprimere un proprio giudizio. «Presentare la manovra prima alla stampa che alle parti economiche e sociali è un grave errore, visto che questo è il primo vero atto di programmazione economica della legislatura» tuona il segretario della Cgil Andrea Grosselli. Che di fronte alle prospettive tratteggiate ieri dal presidente della Provincia storce il naso contrariato: «Il quadro è deludente, ad oggi il giudizio sulla manovra è negativo».

A partire dalla questione del rinnovo del contratto del pubblico impiego: «Siamo favorevoli ad aprire il confronto sul rinnovo del prossimo triennio — è la riflessione — ma non possiamo restare immobili di fronte a quella che rischia di essere una presa in giro per i dipendenti pubblici trentini perché sui loro salari non c’è un reale recupero di potere d’acquisto. Anzi così si certifica una riduzione della capacità di spesa. I 117 milioni sono gli arretrati già previsti, non c’è alcun adeguamento rispetto all’inflazione su 2023 e 2024. È tutto il contrario di quanto il presidente aveva annunciato a luglio scorso». Critico Grosselli anche sull’aumento dell’esenzione Irpef: «È un’operazione marginale. I 13 milioni in più sbandierati dalla giunta per i lavoratori dipendenti, autonomi e pensionati non sono strutturali e di fatto sono pagati con il taglio delle risorse per le famiglie, in particolare quelle con figli, che non vedono adeguato l’Icef al costo della vita dal 2018, ovvero da quando governa la giunta Fugatti. Anzi questo sconto fiscale finisce per fare apparire più ricchi i nuclei familiari che fanno l’Icef». Ma «la delusione più profonda», secondo il sindacato di via dei Muredei, riguarda «l’assenza di misure per il rilancio della produttività»: «Non c’è alcuna reale azione per rilanciare la produttività del lavoro, che in Trentino, secondo uno studio Ocse commissionato dalla stessa Provincia, è stagnante da vent’anni. Così, a parte la realizzazione del nuovo ospedale che è indispensabile al Trentino, si persevera con la logica delle grandi opere infrastrutturali che non hanno un impatto reale sulla crescita della produttività, né un reale effetto duraturo sul Pil, ma ingessano il bilancio». La conclusione è netta: «Ancora una volta la giunta Fugatti non affronta i nodi focali dello sviluppo del Trentino che passano attraverso un rilancio dell’innovazione, della produttività e del potere d’acquisto delle retribuzioni».

Ieri, intanto, la Fp Cgil ha incontrato — proprio in vista dell’assestamento di bilancio — l’assessora agli enti locali Giulia Zanotelli. Alla quale ha chiesto uno «sforzo nell’immediato» per «mettere in sicurezza il settore dei Comuni e delle Comunità di valle con uno stanziamento di risorse per una prima risposta a un settore in crisi». «All’assessora — hanno spiegato al termine del vertice il segretario generale e il funzionario della Fp Cgil Luigi Diaspro e Mirko Vicari — abbiamo sottoposto molte questioni critiche: dalle carenze di organico alle difficoltà di assunzione, dalle uscite verso altri settori pubblici e privato fino a situazioni lavorative non più sopportabili». A puntare l’attenzione sugli enti locali anche il segretario della Uil Fpl Andrea Bassetti, che tende le mani ai sindaci sull’obiettivo di creare servizi sovracomunali.

 

Scarica il pdf: CORRIERE, IL T manovra 200624