Il T – 29 giugno 2024

La Cgil boccia, la Uil dà la sufficienza, le imprese promuovono a pieni voti

Per la Uil ci sono «luce e ombre» nell’assestamento licenziato ieri dalla giunta Fugatti, mentre la Cgil è più dura: «Nessuna misura coraggiosa per sostenere la crescita e rafforzare il potere d’acquisto di famiglie e pensionati». Positivo, invece, il giudizio delle imprese: «Ci sono le risorse per far girare l’economia».

«Manovra sotto le aspettative»
Il sindacato di via Muredei parte subito all’attacco: «La manovra di assestamento è al di sotto delle aspettative in quanto non contiene nessuna misura coraggiosa e lungimirante per rilanciare la crescita e la produttività del Trentino». Le dichiarazioni sono del segretario della Cgil Andrea Grosselli, che di fatto boccia il provvedimento: «Ancora una volta la giunta Fugatti si rifiuta di inserire qualsiasi elemento di selettività nelle politiche economiche perseverando nella scelta di distribuire contributi a pioggia e sgravi fiscali per tutti. Dal nostro punto di vista — insiste Grosselli — lo sforzo andava concentrato sulle famiglie a partire da quelle più bisognose, allargando i beneficiari dei sostegni al reddito provinciali». E per quanto riguarda le politiche del lavoro: «Sulla questione precarietà registriamo il vuoto. Invece avremmo auspicato delle misure per favorire l’assunzione stabile dei giovani».

«Troppo per il turismo»
La Uil, per bocca del segretario generale Walter Alotti, è più morbida. E si limita a sottolineare alcune «ombre», riconoscendo al contempo la «luce» dell’estensione dell’addizionale Irpef e delle risorse per i nuovi contratti: «Le ombre riguardano la persistente volontà espressa dalla giunta di erogare incentivi, agevolazioni e contributi alle categorie economiche e in particolare a turismo e agricoltura». Alotti chiede dunque «una maggior selettività dei contributi per le aziende, intrecciata con altre misure che favoriscano una nuova stabile occupazione femminile e giovanile». Mentre riconosce «una ripresa di attenzione per il tema casa», «ma si tratta di misure ancora deboli e parziali».

«Così può girare l’economia»
Il mondo delle imprese esprime invece apprezzamento per la delibera che immette nel bilancio in corso oltre un miliardo: «Una cifra importantissima — afferma Mauro Paissan, presidente del coordinamento imprenditori — e ancor più importante se si considera che le risorse sono frutto della capacità economica del Trentino, perché non ci sono più gli arretrati dello Stato. Siamo e saremo solo noi gli artefici del nostro futuro». E nel merito di come questo miliardo sarà «messo a terra»: «C’è la partita del nuovo ospedale che serve al Trentino, che non deve dividerci e accogliamo con favore anche la decisione di aggiungere risorse per il rincaro delle materie prime senza rinunciare ad alcuna opera già finanziata. E bene la strategia per rafforzare con sostegno a internazionalizzazione e tecnologie il settore manifatturiero». Senza dimenticare il turismo: «Il turismo è in Trentino un pilastro — afferma Paissan — ma i dati dicono che da solo non basta ed è quindi lungimirante rafforzare anche l’altro pilastro, quello produttivo». Meno entusiastica la valutazione sulla decisione di assicurare risorse per i futuri contratti del Pubblico impiego: «Non possiamo entrare nel merito come imprese, diciamo che vogliamo aderire all’auspicio che questo possa servire per sostenere la capacità di spesa delle famiglie, e lo stesso auspicio riguarda l’ampliamento della fascia di esenzione Irpef». Sospensione del giudizio sulla Trento-Bondone: «L’opera da sola non basta per rilanciare quell’area. Serve parallelamente un impegno sul suo sviluppo».

Scarica il pdf: IL T bilancio 290624