CORRIERE DEL TRENTINO – Mercoledì 17 Luglio 2024

Cooperazione, più vicino il rinnovo del contratto integrativo provinciale

C’è una bozza di intesa: la Provincia interverrà sulle retribuzioni. Venerdì il vertice con i sindacati

Trento Il quadro dovrebbe essere questo: la Provincia accetta di pagare un po’ di più i servizi che esternalizza, accantonando le risorse necessarie in questo assestamento di bilancio. La differenza dovrebbe essere girata ai lavoratori delle cooperative, per alleviare la perdita salariale dovuta alla disdetta del contratto integrativo provinciale e per fare un passo avanti rispetto all’equiparazione degli stipendi rispetto ai colleghi del pubblico impiego. È questo, in buona sostanza, il contenuto della bozza di intesa sottoscritta da sindacati e Cooperazione e che — Provincia permettendo — dovrebbe essere ufficializzata venerdì, alla presenza del vicepresidente della Cooperazione Italo Monfredini e dei rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil.

A pochi giorni dall’incontro, l’apprensione è nell’aria. Via Segantini preferisce non dichiarare nulla fino a venerdì e all’interno dei sindacati aleggia uno scetticismo che impedisce di sbottonarsi prima della firma. Troppo alto il rischio di compromettere tutto. Dita incrociate da parte di tutti, dunque. Fatto sta che un testo per l’accordo c’è da tre settimane e prevede che per le retribuzioni intervenga la Provincia, stanziando risorse sufficienti a coprire il 90% degli aumenti salariali dell’integrativo provinciale. Benché da Piazza Dante non ci sia nulla di ufficiale — ecco spiegato il nervosismo dei sindacati — le aperture sarebbero comunque arrivate durante le interlocuzioni delle scorse settimane.

In ogni caso, oltre alla questione retributiva, nella bozza ci sarebbero provvedimenti relativi alla banca ore e ai rimborsi chilometri. Specialmente per quei lavoratori del settore della cura, che devono spostarsi tra i diversi assistiti, e affrontare così costi sia in termini economici che di tempo.

Le sigle sindacali in coro esortano a chiudere: l’incontro di «venerdì 19 luglio sia la risposta conclusiva a un percorso d’attesa di 18 anni», scrivono in una nota Cgil Fp, Cisl Fp, Fisascat Cisl, Uil Flp e UilTucs Alto Adige, sempre unite su questa partita. Al di là della disdetta unilaterale del contratto integrativo — che ha portato allo sciopero del 14 giugno scorso — vale la pena di notare che il rinnovo del contratto integrativo provinciale della Cooperazione non avviene dal 2006.

«Il risultato e il valore del lavoro di anni di trattative serrate e continue è da concretizzarsi oggi nella sottoscrizione di un accordo per consolidare un principio condiviso — continuano le confederazioni — : la valorizzazione del personale e la limitazione del divario normo-retributivo rispetto al personale che svolge analoghe attività in regimi contrattuali e settori più tutelanti». L’auspicio è che la chiusura dell’accordo aiuti a fermare l’esodo dei lavoratori delle cooperative verso il comparto pubblico, un problema particolarmente gravoso nel caso dei lavoratori delle Rsa.

Il T – Mercoledì 17 luglio 2024

La trattativa

I sindacati auspicano un accordo che migliori ulteriormente gli aumenti del contratto nazionale

Cooperative sociali, venerdì incontro per l’integrativo

Dopo 18 anni, sindacati e Federazione delle Cooperative sociali del Trentino si riuniranno per sottoscrivere il Contratto Integrativo Provinciale. Le Segreterie Generali di Cgil Fp, Cisl Fp e Fisascat Cisl, Uil Fpl Ee.Ll. e Uiltucs del Trentino, alla soglia di un percorso giunto oramai alla maggiore età, incontreranno venerdì 19 luglio il Vice Presidente della federazione Italo Monfredini e la delegazione trattante, per la sottoscrizione del contratto. «Un passaggio epocale», dicono le sigle sindacali, per i contenuti di una trattativa che in varie fasi si è dimostrata sì critica, ma alla costante ricerca di una soluzione condivisa per dare risposte attrattive al terzo settore della Cooperazione Sociale fortemente in crisi.

«Il filo conduttore del lavoro delle organizzazioni sindacali è sempre stato quello di rimarcare in tutte le fasi e a tutti gli attori interessati, Federazione delle Cooperative Sociali e Provincia Autonoma di Trento, l’esigenza di risposte congrue d’incremento economico integrativo all’interno delle manovre di finanziamento e migliorative dell’aspetto normativo, nel rispetto delle migliaia di lavoratrici e lavoratori che ad oggi garantiscono a vario titolo il welfare pubblico nell’ambito delle Cooperative Sociali del Trentino», si legge in una nota congiunta dei sindacati.

«Il risultato e il valore del lavoro di anni di trattative serrate e continue fra le parti – continua la nota – è da concretizzare oggi nella sottoscrizione di un Accordo per consolidare un principio condiviso: valorizzazione del personale e limitazione del divario normo-retributivo rispetto al personale che svolge analoghe attività in regimi contrattuali e settori più tutelanti. A questo risultato dobbiamo concorrere tutti: l’accordo deve trovare adeguati finanziamenti provinciali che, grazie all’Autonomia Speciale, possono e devono migliorare gli aumenti del contratto nazionale da poco sottoscritto».

Le sigle sindacali, chiudono poi con un auspicio: «Siamo a rimarcare che la piena e continua disponibilità, dimostrata da sempre al tavolo, deve trovare naturale conclusione a consolidamento degli impegni, nel rispetto del lavoro tecnico e politico fino a qui costruito, ma soprattutto per restituzione dell’esito di un percorso al personale di un settore, che per continuare nell’erogazione di servizi, necessita della garanzia di un contratto dignitoso e rispondente ai bisogni della propria vita quotidiana».

Scarica il pdf: CORRIERE, IL T Coop 170724