CORRIERE DEL TRENTINO – Sabato 20 Luglio 2024

Cooperative sociali, via libera all’integrativo provinciale

Retribuzioni maggiori di oltre il 6%. Interessati 8 mila lavoratori

Daniele Cassaghi

Trento Alla fine la fumata è bianca. È stato firmato ieri, dopo 18 anni di attesa, il contratto integrativo provinciale per le cooperative sociali. Si arriva quindi a un rialzo nelle retribuzioni di oltre il 6%, che si aggiunge al 13,4% ottenuto a livello nazionale, per un aumento complessivo di quasi il 20%. L’intesa riguarda circa 8 mila lavoratori impiegati in diversi servizi, dai nidi alla cura degli anziani, passando la scuola.

L’accordo siglato da Fp Cgil, Cisl Fp, Fisascat Cisl, Uil Fpl e Uiltucs con la Federazione della Cooperazione arriva dopo una trattativa iniziata nel 2019. La parte normativa entrerà in vigore il primo settembre 2024. Quella economica il primo gennaio 2025. L’intesa prevede un aumento dell’indennità integrativa di circa il 33%: cifre che oscillano tra i 54 e i 71 euro lordi al mese. In generale, le fasce di retribuzione più basse avranno aumenti in proporzione maggiori rispetto ai lavoratori inquadrati più in alto. Somme che potranno essere incrementate grazie al premio di risultato che avrà un importo massimo di 300 euro.

Sul fronte della conciliazione vita-lavoro, viene istituita la banca ore a cui si potrà accedere su base volontaria. Si tratta di un sistema che consente ai lavoratori di accumulare e recuperare le ore straordinarie nel corso di un anno solare. Ed è accompagnata da un’indennità di flessibilità di 40 euro nel caso i riposi compensativi maturati vengano programmati dalla cooperativa. La banca ore è poi affiancata da una «banca ore solidale», che permettere di cedere ferie e ore di lavoro accantonate a colleghi in gravi condizioni di salute.

Peraltro, i lavoratori con patologie gravi potranno conservare il posto per 12 mesi, con la possibilità di estendere il periodo per un altro anno, sotto forma di aspettativa non retribuita. I permessi retribuiti per gravi infermità sono aumentati: sarà possibile ottenerne tre per il primo evento e due per i successivi, che potranno essere utilizzati anche in caso di decesso o infermità grave di suoceri o genitori del convivente.

Altre novità riguardano i rimborsi chilometrici, che aumentano a 0,40 euro al chilometro e la copertura assicurativa Kasko nel caso in cui l’auto utilizzata sia quella del lavoratore. Per quanto riguarda i contratti a tempo determinato, è istituito un obbligo di preavviso di 5 giorni per ogni mese di contratto, fino a un massimo del 30% di quanto previsto per gli indeterminati.

Alcune misure più specifiche riguardano invece coloro che si occupano di servizi domiciliari: viene incrementata la flessibilità con una migliore organizzazione dei turni di lavoro e viene riconosciuta un’indennità di elasticità di 30 euro mensili per chi colloca la prestazione in fasce più ampie rispetto al proprio turno. Il tempo di spostamento tra gli utenti viene conteggiato nell’orario di lavoro (si va da un minimo di 5 minuti fissi per tutti, che vengono incrementati in base all’ampiezza dello spostamento). La comunicazione dei turni dovrà avvenire su base settimanale, entro il giovedì precedente, e viene fissato un anticipo per le modifiche.

La firma del contratto è dipesa dalla promessa di stanziamenti della Provincia, che dovrà farsi carico di remunerare maggiormente i servizi esternalizzati. E permettere così gli aumenti. Una nota della Federazione della Cooperazione spiega che «per quanto riguarda il contratto integrativo, le risorse non sono ancora del tutto sufficienti a coprire maggiori costi, ma c’è un impegno della Provincia a reperire le risorse mancanti nella prossima legge finanziaria».

Scarica il pdf: CORRIERE Cooperazione 200724