18 novembre 2016 – Corriere del Trentino
Scuola, pronte le graduatorie-bis, molti maestri restano
Valzer per cento cattedre, ma diversi ricorrenti vogliono completare le supplenze in corso
Sono stati convocati per martedì prossimo i docenti per l’assegnazione dei posti di insegnamento alle elementari sulla base della graduatoria riformulata in ottemperanza alle sentenze del Consiglio di Stato. Ieri il sito «vivoscuola» ha pubblicato la determina relativa sia alla definizione del nuovo elenco con l’inserimento dei ricorrenti sia alla data di convocazione (con il quadro dei posti disponibili).
I numeri
La vicenda riguarda 164 maestri diplomati prima del 2002 che hanno chiesto e ottenuto di essere inseriti nella graduatoria provinciale degli abilitati visto che il loro titolo gliene garantiva il diritto (che la Provincia non aveva riconosciuto).
In agosto una prima sentenza del Consiglio di Stato non era stata applicata dalla Provincia tanto che, su istanza dei ricorrenti, l’organo massimo della magistratura amministrativa aveva emesso un’ordinanza che assegnava a Piazza Dante 30 giorni per l’ottemperanza della sentenza, pena il commissariamento.
Marcia indietro
A questo punto la Provincia si è vista costretta a inserire nella graduatoria i 164 ricorrenti sulla base del punteggio di ciascuno. Pur in assenza di una analoga ordinanza, la Provincia ha opportunamente deciso di inserire altri 18 insegnanti autori di un secondo ricorso. La graduatoria è stata approvata ieri e subito pubblicata sul sito «vivoscuola».
Nuovi intoppi
Non senza qualche errore, come ha verificato Mauro Pericolo, presidente di Delsa, il sindacato autonomo che ha promosso il ricorso. «Forse per un disguido — ha spiegato — la Provincia non ha correttamente inviato via posta elettronica certificata ai nostri avvocati la nota nella quale si concedono i cinque giorni per le eventuali contestazioni del punteggio. Abbiamo perciò chiesto di rinviare la convocazione per dare tempo di correggere i punteggi».
Tempi incerti
Non è dunque sicuro che martedì prossimo sia il giorno delle nuove nomine. Di certo i maestri nominati con riserva lo scorso 30 agosto dovranno cedere il posto ai ricorrenti, se collocati in posizione utile. Delsa calcola che potrebbero teoricamente essere poco meno di un centinaio le classi coinvolte in tale valzer di insegnanti. Senza contare l’effetto domino sulle nomine effettuate dai dirigenti scolastici. «Teoricamente» appunto.
In una riunione che si è tenuta sabato, buona parte dei 164 ricorrenti ha infatti deciso di rinunciare al nuovo incarico per rimanere nella cattedra occupata grazie a una supplenza annuale assegnata dai presidi. I loro recenti incontri con i genitori degli alunni li hanno convinti a garantire la continuità didattica. Un apprezzabile senso di responsabilità per limitare il danno provocato dal cambio di docente ad anno scolastico ormai avviato da più di due mesi.
Non è peraltro detto che questa si dimostri effettivamente la conclusione della vicenda. Si è infatti in attesa che la Cassazione decida in merito alla competenza sull’argomento: il Consiglio di Stato (la via seguita da Delsa) o il giudice del lavoro (la strada intrapresa invece dalla Uil). La sentenza dovrebbe essere pubblicata entro i primi giorni di dicembre.
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