30 dicembre 2016 – Trentino, Corriere del Trentino
Infermieri, il rinnovo vale il 3% in più.
Risorse residue: le proposte dei sindacati
TRENTO Alla fine, dalla sede dell’Apran di via Grazioli sono usciti tutti soddisfatti. Cgil, Cisl e Fenalt, le prime sigle sindacali ad aver sottoscritto il rinnovo contrattuale per il personale non dirigenziale della sanità (Corriere del Trentino di ieri), per l’impegno ottenuto dall’Agenzia provinciale per la rappresentanza negoziale a soddisfare le loro richieste; Nursing up e Uil per aver firmato un accordo definitivo che «coincide al 100%» con il testo che avevano già siglato il 6 dicembre.
Il nuovo contratto che gli infermieri trentini (ma anche i tecnici, gli operatori socio sanitari, gli operai, gli ausiliari e gli amministrativi) aspettavano da anni è dunque realtà, almeno nella parte economica. Ora l’attenzione si sposta sul versante normativo. La trattativa è stata lunga ed estenuante: convocati ieri alle 14, i sindacalisti hanno apposto l’ultima firma al testo dopo le 22. «Abbiamo ottenuto l’aumento tabellare per tutti del 3% e un incremento di fascia rispetto a quella posseduta per ogni lavoratore — spiega Ettore Tabarelli (Uil) — abbiamo inoltre previsto la possibilità di derogare alle undici ore di riposo giornaliero in caso di riunioni, corsi di formazione continua, attività di docenza e pronta disponibilità e ottenuto che le risorse residue, da discutere nel 2017, siano destinate a riconoscere il disagio della turnistica e le specializzazioni». Il segretario del comparto sanità della Uil sollecita la ripresa delle trattative già al termine delle festività natalizie.
«Una delle nostre richieste sarà che l’Azienda sanitaria si faccia carico della tassa annuale di iscrizione ai collegi (che le altre sigle danno già per scontata, ndr) — aggiunge il coordinatore di Nursing up Cesare Hoffer —. Chiederemo inoltre una contrattazione separata solo per i professionisti sanitari del comparto: il contratto collettivo generale è un modello obsoleto». A sbloccare la negoziazione sono intervenute anche le ulteriori risorse (circa 400.000 euro) messe sul piatto accanto a quelle già stanziate (14,1 milioni per il biennio 2016/2017).
«Sulla destinazione delle risorse residue (che per Uil e Nursing up devono essere destinate al personale turnista e al riconoscimento delle funzioni esperte, specialistiche e di coordinamento, ndr) ci impegneremo molto» assicura Gianna Colle della Fp Cgil, soddisfatta «perché la nostra lotta coerente, in difesa di tutti i lavoratori del comparto, è stata compresa». La nota a verbale apposta dall’Apran in calce al contratto impegna l’agenzia a «dare congrua risposta» alle istanze evidenziate da Cgil, Fenalt e Cisl: un miglior equilibrio economico nei confronti di tutto il personale del comparto, l’apertura del tavolo per le riqualificazioni professionali, l’avvio del percorso di omogeneizzazione contrattuale per il personale tecnico e amministrativo verso il comparto delle autonomie locali, la sistemazione degli articoli sulle fasce «perché, così come sono scritti, creano problemi e ritardi — sostiene Maurizio Valentinotti (Fenalt) — in quanto le progressioni attualmente risultano di difficile applicazione». «Abbiamo ottenuto il miglior equilibrio dei riconoscimenti nei confronti di tutto il personale dell’Azienda sanitaria — conclude Pierachille Dalledonne (Cisl) —. A gennaio ci vuole concretezza per chiudere tutti i passaggi ottenuti».
Scarica il pdf: sanita-art-301216
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