26 gennaio 2017 – Trentino, Corriere del Trentino

Marangoni: rilanciamo lo stabilimento

Merlo nuovo direttore della storica fabbrica e Brioschi della ricerca. L’ad Maggioni: «Il loro obiettivo è evitare altri esuberi»

Marangoni, niente delocalizzazione, le gomme piene restano a Rovereto almeno per tutto il 2017, e alla scadenza dei contratti di solidarietà a settembre “potrebbero non esserci esuberi”. Questo è quanto i vertici dell’azienda hanno comunicato ieri ai sindacati. La nuova dirigenza inaugurata dall’amministratore delegato Dino Maggioni sta cercando di invertire la rotta per l’azienda, soprattutto per quanto riguarda a Rovereto, e sta cambiando un po’ tutto il “management” della ditta. «Sarebbe un peccato mortale non sfruttare il know how che abbiamo, per offrire soluzioni integrate e più sofisticate per aggredire il mercato, e lo facciamo con facce nuove, che però hanno lunga militanza nel gruppo», dice Maggioni. Con queste persone Marangoni cerca di affrontare una situazione difficile, che continua ad essere negativa per gli pneumatici ricostruiti, che erano il cavallo di battaglia dell’azienda, e soprattutto per lo stabilimento di Rovereto, il quale, di conseguenza, continua ad essere in perdita (a fronte di un bilancio consolidato ancora positivo per tutto il gruppo). Per la fabbrica in via del Garda il nuovo direttore dello stabilimento Gianluca Merlo ha preparato il piano Faro (Focus Attività Rilancio Organizzazione) con cui migliorare il prodotto. «Vogliamo diventare leader in un mercato in lenta espansione, quello dei contratti a chilometro», spiega Maggioni. Questi contratti, molto più in voga nel nord Europa che nell’area mediterranea, si basano non sulla vendita di gomme ma su contratti pluriennali basati sul chilometraggio. Sono vantaggiosi soprattutto se si usano gli pneumatici ricostruiti, e quindi avvantaggerebbero Marangoni e darebbero ossigeno allo stabilimento di Rovereto. E poi ancora, «con una squadra, rivista, di venditori più agguerriti e nuovi piani commerciali lavoreremo per frenare il trend negativo e conquistare quote di mercato», continua Maggioni. Con tutte queste azioni l’obiettivo dell’azienda è evitare altri licenziamenti. I vertici ammettono che “è un’impresa molto ardua” ma «con queste azioni cercheremo di garantire i livelli occupazionali almeno quest’anno. Allo scadere dei contratti di solidarietà a settembre potrebbero non generarsi altri esuberi», spiega l’amministratore delegato.

Nel frattempo il prezzo della materia prima continua a salire, cosa che nel lungo periodo potrebbe favorire chi ricicla, ma per ora peggiora solo la situazione perché si riducono i margini. Maggioni riconosce che la situazione è in continua evoluzione, non ci sono previsioni certe, per questo «ci incontreremo spesso, più spesso che in passato, con i sindacati». Più in là nel tempo non è possibile fare previsioni. Anche il reparto gomme piene rimarrà a Rovereto anziché essere spostato in Sri Lanka, per lo meno per tutto il 2017. In questo rientra l’accordo recente con Onyx, grazie al quale i volumi di produzione sono garantiti «siamo tranquilli, per ora non c’è il rischio della necessità di delocalizzare», come afferma Lorenzo Stringari, responsabile commerciale del reparto. Per ora, insomma, si smentisce quanto aveva annunciato la precedente dirigenza, e cioè che le gomme piene se ne sarebbero andate in Sri Lanka. L’azienda quest’ anno completerà il trasferimento a Rovereto della produzione di mescole da altre fabbriche del gruppo, e ha da poco completato la cessione di Pneusmarket.

Scarica il pdf: Marangoni ART 260117