12 febbraio 2017 –  Trentino, Corriere del Trentino

Alotti e Sighel

Fitosanitari: l’applauso della Uil

«Bene le restrizioni, ora si punti di più sulla cultura del biologico»

«Dalle stalle alle stelle». Con una battuta il segretario della Uil Walter Alotti e Lorenzo Sigherl, in rappresentanza del coordinamento ambiente e sosetnibilità del sindacato, commentato la decisione della Provincia in materia di fitofarmaci. «I dati ministeriali sulla distribuzione dei pesticidi per ettaro di superficie agricola coltivata nella nostra provincia spiegano parlano di più di 40 chili, 10 di principio attivo, contro una media nazionale di 9 chili di pesticidi con 4,8 chili di principio attivo, proiettandoci tra le regioni meno virtuose, ssituazione più volte denunciata dalla Uil del Trentino. Ora si parla di differenziazioni provinciali rispetto al Pan (Piando d’azione nazionale) che denotano una ben diversa situazione. La Provincia ha aggiunto, per esempio, le abitazioni private tra i luoghi sensibili e altra regola «nostra» le limitazioni di distanza e di orario riguarderanno tutti i prodotti fitosanitari, a prescindere dal grado di tossicità. Le misure restrittive, poi, tanto più se decise con urgenza a seguito di dati disastrosi denotano una presa di coscienza del problema che non può che incontrare il nostro favore, ma anche un “correre ai ripari” che la dice lunga su quanto il problema sia stato finora sottovalutato. La verità è che in Trentino l’agricoltura è un settore chiave e l’unico modo per uscirne è quello di incentivare una “cultura del biologico” e della sostenibilità. Questo lo si può ottenere solo tentando di convincere con determinazione i cittadini che un organismo sano è estremamente più importante di una mela lucida e a chi ci accusa di “fare terrorismo” rispondiamo che ad essere terrorizzanti sono i reparti di oncologia o gli effetti della salute connessi all’esposizione a fitofarmaci nella “melenosissima” val di Non».

Scarica il pdf: Fitosanitari ART 120217