ACCORDO VOLONTARIO PER FAVORIRE LO SVILUPPO DELLE POLITICHE DI CONCILIAZIONE VITA E LAVORO NELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO
TRA

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO – AGENZIA PROVINCIALE PER LA FAMIGLIA, NATALITÀ E POLITICHE GIOVANILI, PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO – CONSIGLIERA DI PARITÀ, FORUM DELLE ASSOCIAZIONI FAMILIARI DEL TRENTINO, TSM-TRENTINO SCHOOL OF MANAGEMENT , CONFINDUSTRIA TRENTO, ASSOCIAZIONE ARTIGIANI E PICCOLE IMPRESE DELLA PROVINCIA DI TRENTO-CONFARTIGIANATO, FEDERAZIONE TRENTINA DELLA COOPERAZIONE, CGIL CISL UIL DEL TRENTINO.

PREMESSA

La Provincia autonoma di Trento ha approvato in data 10 luglio 2009 il Libro Bianco sulle politiche familiari e per la natalità, documento tramite il quale si intende perseguire una politica di valorizzazione e di sostegno delle diverse funzioni che la famiglia assolve nella società, nell’ambito di una strategia complessiva capace di innovare realmente le politiche familiari e di realizzare un territorio sensibile e amico della famiglia.

La legge provinciale 2 marzo 2011, n.1 recante “Sistema integrato delle politiche strutturali per la promozione del benessere familiare e della natalità” ribadisce il concetto di “Distretto per la famiglia”, “…inteso quale circuito economico e culturale, a base locale, all’interno del quale attori diversi per ambiti di attività e finalità operano con l’obiettivo di promuovere e valorizzare la famiglia con figli…”.

Il Trentino si vuole pertanto qualificare sempre più come territorio accogliente e attrattivo per le famiglie e per i soggetti che interagiscano con esse, capace di offrire servizi e opportunità rispondenti alle aspettative delle famiglie residenti e non, un territorio all’interno del quale attori diversi per ambiti di attività e mission perseguono l’obiettivo comune di accrescere il benessere familiare.

La famiglia che vive con consapevolezza la propria dimensione diventa protagonista del contesto sociale in cui vive, in quanto può esercitare le proprie fondamentali

funzioni, creando in forma diretta benessere familiare e in forma indiretta coesione e capitale sociale.

Obiettivo primario di questa politica è l’individuazione e lo sviluppo di un modello di responsabilità territoriale coerente con le indicazioni della politica europea e nazionale e al contempo capace di dare valore e significato ai punti di forza del sistema trentino.

Si vuole rafforzare il rapporto tra politiche familiari e politiche di sviluppo economico, evidenziando che le politiche familiari sono “investimenti sociali” strategici e creano benessere dei singoli e della comunità nella misura in cui concorrono a prevenire situazioni di disagio, a costruire reti tra le diverse realtà presenti sul territorio e a generare coesione e sicurezza sociale.

La legge provinciale n. 1/2011 stabilisce, all’articolo 34, che per la realizzazione del sistema integrato delle politiche strutturali per la promozione del benessere familiare e della natalità possono essere utilizzati come strumenti di raccordo e di coordinamento organizzativo gli Accordi volontari di area o di obiettivo.

La Provincia autonoma di Trento, secondo quanto disposto dalla sopra citata legge provinciale, promuove l’adozione da parte di tutte le organizzazioni pubbliche e private di “modalità di gestione delle risorse umane” attente ai bisogni di conciliazione famiglia e lavoro. Alle organizzazioni che adottano tali modalità gestionali, risultanti ad esempio dalla certificazione Family Audit, possono essere riconosciuti sistemi di premialità consistenti nella concessione di una maggiorazione di contributi o, secondo quanto previsto dalla legge provinciale 9 marzo 2016 n. 2 in materia di appalti, nell’attribuzione di punteggi aggiuntivi nell’ambito dell’offerta economicamente più vantaggiosa.

Con il combinato disposto dalle due leggi provinciali, la n. 1 del 2011 e la n. 2 del 2016 Comunità e Comuni nei propri atti amministrativi in tema di appalti possono introdurre strumenti di premialità che consistono nella concessione di una maggiorazione di contributi e in punteggi aggiuntivi per quelle Organizzazioni certificate Family Audit che si impegnano ad applicare misure che favoriscano la conciliazione dei tempi della vita lavorativa con i tempi della vita familiare.

In questo quadro appare evidente come le politiche rivolte alle famiglie diventano direttamente collegate ai lavoratori e alle aziende in cui questi operano. Le tematiche della conciliazione vita lavoro ben si collegano al benessere lavorativo e alla maggiore produttività che ne può derivare.

La Legge di Stabilità 2016 e i collegati Decreto sulla Produttività del 25 marzo 2016 e Circolare dell’Agenzia delle Entrate del 15 giugno 2016 introducono nel contesto legislativo nazionale e provinciale la possibilità di un articolato sviluppo delle tematiche relative alla conciliazione tra le esigenze di produttività e innovazione organizzativa delle aziende, di benessere e conciliazione dei lavoratori e di welfare territoriale del sistema trentino. Queste opportunità sono state ampliate a livello nazionale con la Legge di Bilancio statale per il 2017 e, a livello locale, ulteriormente promosse attraverso incentivi fiscali (Legge di Stabilità provinciale per il 2017). In questa triangolazione è possibile quindi immaginare un accordo tra le rappresentanze dei diversi attori del territorio.

Si evidenzia che alcune organizzazioni coinvolte nel presente accordo stanno adottando da alcuni anni a questa parte lo standard Family Audit. In particolare l’Associazione Artigiani e piccole Imprese della provincia di Trento-Confartigianato, la Federazione Trentina della Cooperazione e la Provincia autonoma di Trento, dopo aver conseguito il certificato Family Audit Executive, hanno mantenuto per un altro triennio le proprie misure di conciliazione vita e lavoro, esprimendo al contempo la volontà di proseguire questo percorso con l’ottica di consolidare cultura e prassi sensibili ai temi del benessere lavorativo e delle performance aziendali. Anche tsm- Trentino School of Management, dopo aver conseguito il certificato Family Audit Executive, è impegnata a mantenere, e a sviluppare ulteriormente, il proprio Piano aziendale di conciliazione vita e lavoro. Si rileva inoltre che Confindustria Trento e Uil del Trentino per la Camera Sindacale Regionale CSR, il Centro Servizi UIL del Trentino e per l’ENFAP Ente di formazione professionale della UIL, aderendo alla sperimentazione nazionale promossa dal Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri, hanno pure compiuto un percorso significativo di coinvolgimento dei lavoratori e di realizzazione di misure attente ai bisogni di conciliazione con conseguente acquisizione della certificazione Family Audit.

Tutto ciò considerato, le seguenti organizzazioni proponenti:

  1. Provincia Autonoma di Trento – Agenzia provinciale per la famiglia, natalità e politiche giovanili
  2. Provincia Autonoma di Trento – Consigliera di Parità
  3. ForumdelleAssociazioniFamiliaridelTrentino
  1. tsm-Trentino School of Management – LaReS Laboratorio Relazioni di Lavoro e Sindacali
  2. ConfindustriaTrento
  3. Associazione Artigiani e piccole Imprese della provincia di Trento- Confartigianato
  4. Federazione Trentina della Cooperazione
  5. CGILdelTrentino
  6. CISLdelTrentino

10. UIL del Trentino

ritengono di stipulare il seguente:

ACCORDO VOLONTARIO PER FAVORIRE LO SVILUPPO DELLE POLITICHE DI CONCILIAZIONE VITA E LAVORO NELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

Art. 1 – “Obiettivi dell’accordo”

Obiettivo del presente accordo è sviluppare ragionamenti inerenti i piani di welfare aziendale al fine di migliorare la condizione lavorativa e personale dei lavoratori e delle loro famiglie nelle aziende trentine e aumentare inoltre la sensibilità sui temi legati alle politiche di conciliazione famiglia e lavoro anche a livello di contrattazione collettiva aziendale e territoriale, diffondendo informazione e cultura sul tema nei luoghi di lavoro e nelle associazioni di rappresentanza.

È possibile indicare la priorità degli obiettivi individuati:

a) breve termine: ampliamento delle conoscenze degli operatori delle relazioni di lavoro e dei lavoratori di tutti i settori economici delle tematiche oggetto di questo accordo e rafforzamento del concetto di Family Audit anche alla luce delle novità introdotte a livello legislativo;

b) a medio termine: innovazione nei processi organizzativi e gestionali delle aziende non solo per un incremento della produttività ma anche per il

sostegno alla cultura della conciliazione dei tempi di vita lavorativa con i tempi della cura e della vita familiare;

c) a lungo termine: incremento dell’occupazione femminile, sviluppo del benessere organizzativo e incremento della natalità per la costruzione di un territorio in cui anche le politiche rivolte alle famiglie sono un valore aggiunto.

Art. 2 – “Impegni delle Organizzazioni proponenti”

Gli impegni concreti che le organizzazioni proponenti attiveranno per dare attuazione ai contenuti e alle finalità del presente accordo sono i seguenti:

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO – AGENZIA PROVINCIALE PER LA FAMIGLIA, NATALITÀ E POLITICHE GIOVANILI si impegna a:

  1. fornire il supporto informativo sul tema della conciliazione famiglia e lavoro;
  2. coordinare le azioni necessarie per realizzare i contenuti previsti dal presente accordo volontario di area, stimolando le organizzazioni proponenti ad attivare le azioni necessarie per garantire il mantenimento degli impegni assunti nell’accordo medesimo;
  3. collaborare con le organizzazioni proponenti per la realizzazione dell’accordo mettendo a disposizione le risorse organizzative, amministrative e strumentali necessarie per l’attuazione delle parti di competenza;
  4. coordinare il gruppo di lavoro strategico di cui all’articolo 4 del presente accordo finalizzato alla predisposizione e valutazione del Programma di lavoro;
  5. attivare azioni informative e formative a favore degli attori territoriali sulle finalità del Distretto famiglia, nonché sui marchi territoriali familiari già sperimentati sul territorio provinciale;
  6. raccordarsi con le altre strutture organizzative della Provincia Autonoma di Trento per armonizzare, in questo specifico ambito di attività, l’azione pubblica al fine di massimizzare l’efficacia delle azioni intraprese dalle parti firmatarie;
  7. promuovere sul territorio la comunicazione sulle finalità, sugli obiettivi e sugli attori che aderiscono al distretto famiglia secondo le modalità ed i tempi che saranno definiti dal gruppo di lavoro.

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO – CONSIGLIERA DI PARITÀ è la figura istituzionale prevista dall’articolo 16 della legge provinciale 18 giugno 2012, n.13 preposta ad intervenire in modo specifico in relazione alla tutela dell’occupazione e dell’occupabilità femminile ed alle tematiche sulle Pari Opportunità tra uomo e donna nel mondo del lavoro.

Nell’ambito di tale accordo la Consigliera di parità si impegna a:

  1. promuovere il presente accordo all’interno delle organizzazioni sindacali e delle aziende in collaborazione con i referenti dei settori economici rappresentati;
  2. segnalare possibili progetti e/o ambiti di riflessione che, condivisi con le parti firmatarie del presente accordo, possono portare allo sviluppo di attività comuni.

FORUM DELLE ASSOCIAZIONI FAMILIARI DEL TRENTINO è un’associazione di secondo livello che svolge un’azione di coordinamento di associazioni, movimenti ed altre organizzazioni che realizzano attività di valorizzazione e sostegno della famiglia in provincia di Trento. Esso aderisce all’Associazione Nazionale “Forum delle Associazioni Familiari”, di cui condivide le finalità istituzionali.

Nell’ambito di questo accordo il Forum si impegna a:

  1. promuovere il presente accordo all’interno delle proprie associate;
  2. promuovere il tema dell’armonizzazione famiglia lavoro all’interno del contesto culturale trentino;
  3. condividere con le organizzazioni proponenti riflessioni e idee al fine di un dialogo aperto e costruttivo;
  4. individuare un rappresentante dell’organizzazione e indicarlo come componente del gruppo di lavoro di cui all’articolo 4 del presente accordo.

TSM-TRENTINO SCHOOL OF MANAGEMENT – LaReS Laboratorio Relazioni di Lavoro e Sindacali, è scuola di formazione permanente rivolta ai soggetti, pubblici e privati. In particolare LaReS, nata nel 2012 all’interno di TSM, dal 2017 è riconosciuta dalla Provincia autonoma di Trento come luogo di riflessione, condivisione e confronto culturale sui temi del diritto del lavoro, delle relazioni industriali, della rappresentanza e delle politiche pubbliche e si occupa della formazione dei soggetti coinvolti nelle relazioni di lavoro e nelle politiche

economiche e del lavoro (art. 6 bis della legge provinciale 16 giugno 1983, n. 19). Negli anni di attività LaReS ha saputo rispondere alle attività formative e di approfondimento specifico di numerosi temi centrali per gli operatori delle relazioni di lavoro.

Nell’ambito di questo accordo LaReS si impegna a:

  1. integrare e sviluppare nella propria proposta formativa una sezione specifica sui temi del welfare aziendale e territoriale, della conciliazione vita e lavoro, del benessere organizzativo e del diversity management;
  2. collaborare nella progettazione di momenti formativi specifici che avranno strutture diverse in riferimento ai destinatari a cui si rivolgeranno;
  3. attivare iniziative formative rivolte ai referenti tecnici e ai dirigenti aziendali, ai consulenti e ai valutatori Family Audit sulle tematiche descritte nei macro ambiti delle Linee guida Family Audit;
  4. diffondere e promuovere nell’ambito delle attività formative i materiali prodotti dalle organizzazioni proponenti sui temi oggetto di questo accordo;
  5. condividere con le organizzazioni proponenti riflessioni e idee al fine di un dialogo aperto e costruttivo;
  6. rendersi disponibile allo sviluppo di collaborazioni con partner esterni al fine di implementare la rete di studio e attività;
  7. condividere le proprie partnership e agevolare i rapporti con le organizzazioni locali, nazionali e internazionali con cui LaReS collabora;
  8. partecipare al gruppo di lavoro strategico di cui all’articolo 4, supportando l’attività di coordinamento.

CONFINDUSTRIA TRENTO è l’Associazione degli Industriali della Provincia di Trento e raggruppa un elevato numero di imprese industriali private operanti sul territorio provinciale. L’Associazione riveste un ruolo di rappresentanza pressoché globale nel comparto industriale trentino e, in quanto tale, partecipa a tutti gli organi collegiali che a livello provinciale prevedono la presenza di rappresentanti del mondo industriale. Essa partecipa a tutte le occasioni in materia di lavoro nonché alla stipula di contratti collettivi di lavoro integrativi, tanto a livello territoriale quanto a livello aziendale e di qualsiasi accordo o protocollo che a livello locale intervenga in materia di lavoro.

Nell’ambito di questo accordo Confindustria Trento si impegna a:

1. migliorare le proprie competenze, e quelle delle aziende che rappresenta, in materia di innovazione organizzativa, welfare e benessere aziendale anche attraverso la partecipazione a seminari e percorsi formativi proposti da tsm LaReS;

  1. segnalare possibili progetti e/o ambiti di riflessione che, condivisi con le parti firmatarie del presente accordo, possono portare allo sviluppo di attività comuni;
  2. promuovere il presente accordo all’interno della propria organizzazione e nelle aziende;
  3. individuare un rappresentante dell’organizzazione e indicarlo come componente del gruppo di lavoro di cui all’articolo 4 del presente accordo.

ASSOCIAZIONE ARTIGIANI E PICCOLE IMPRESE DELLA PROVINCIA DI TRENTO-CONFARTIGIANATO è l’associazione di rappresentanza esclusiva del settore artigiano nella provincia di Trento e ad essa fanno riferimento numerose imprese artigiane e addetti. L’Associazione partecipa alla stipula dei principali contratti collettivi integrativi provinciali di lavoro ed è presente in tutti gli organi collegiali provinciali nei quali sia prevista la partecipazione delle categorie economiche.

Nell’ambito di questo accordo l’Associazione Artigiani si impegna a:

1. migliorare le proprie competenze, e quelle delle aziende che rappresenta, in materia di innovazione organizzativa, welfare e benessere aziendale anche attraverso la partecipazione a seminari e percorsi formativi proposti da tsm LaReS;

  1. segnalare possibili progetti e/o ambiti di riflessione che, condivisi con le parti firmatarie del presente accordo, possono portare allo sviluppo di attività comuni;
  2. promuovere il presente accordo all’interno della propria organizzazione e nelle aziende;
  3. individuare un rappresentante dell’organizzazione e indicarlo come componente del gruppo di lavoro di cui all’articolo 4 del presente accordo.

FEDERAZIONE TRENTINA DELLA COOOPERAZIONE è l’associazione provinciale di rappresentanza unitaria delle cooperative di tutti i settori nonché di rappresentanza unitaria delle cooperative appartenenti alle due più rilevanti matrici storiche della cooperazione nazionale ossia Confcooperative e Lega delle cooperative e mutue.

L’Associazione partecipa alla formazione e stipulazione di gran parte dei contratti collettivi di lavoro relativi al mondo della cooperazione.

Nell’ambito di questo accordo la Federazione Trentina della Cooperazione si impegna a:

  1. migliorare le proprie competenze, e quelle delle aziende che rappresenta, in materia di innovazione organizzativa, welfare e benessere aziendale anche attraverso la partecipazione a seminari e percorsi formativi proposti da tsm LaReS;
  2. segnalare possibili progetti e/o ambiti di riflessione che, condivisi con le parti firmatarie del presente accordo, possono portare allo sviluppo di attività comuni;
  3. promuovere il presente accordo all’interno della propria organizzazione e nelle aziende;
  4. individuare un rappresentante dell’organizzazione e indicarlo come componente del gruppo di lavoro di cui all’articolo 4 del presente accordo.

CGIL CISL UIL del Trentino sono le tre organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative poiché rappresentano, in via prevalente, categorie di lavoratori destinatari degli interventi di politica del lavoro, hanno strutture diffuse su buona parte degli ambiti territoriali periferici della provincia e partecipano alla contrattazione collettiva aziendale e territoriale in tutti i settori economici.

Nell’ambito di questo accordo CGIL CISL UIL del Trentino si impegnano a:

  1. migliorare le competenze degli operatori sindacali delle differenti categorie e dei delegati sindacali in materia di innovazione organizzativa, welfare e benessere aziendale anche attraverso la partecipazione a seminari e percorsi formativi proposti da tsm LaReS;
  2. segnalare possibili progetti e/o ambiti di riflessione che, condivisi con le parti firmatarie del presente accordo, possono portare allo sviluppo di attività comuni;
  1. promuovere il presente accordo all’interno delle organizzazioni sindacali e delle aziende attraverso il lavoro delle figure che operano nei settori economici rappresentati;
  2. individuare un rappresentante per ogni organizzazione sindacale e indicarli come componenti del gruppo di lavoro di cui all’articolo 4 del presente accordo.

Art. 3 – “Verifica dell’attività svolta e degli obiettivi conseguiti”

Le parti promotrici si impegnano a verificare congiuntamente l’attività svolta e gli obiettivi conseguiti con frequenza annuale, salvo concordare una diversa scadenza in funzione dello sviluppo dell’attività. A seguito di tali verifiche gli obiettivi potranno essere rivisti e/o integrati.

Art. 4 – “Gruppo di lavoro e programma”

Entro un mese dalla sottoscrizione del presente accordo le parti promotrici individueranno i componenti del gruppo di lavoro, il quale, entro due mesi, definirà il programma di lavoro che dovrà riportare puntualmente il ruolo e gli obiettivi assunti da ciascun soggetto sottoscrittore dell’accordo, nonché la pianificazione temporale delle azioni che si intendono realizzare.

Il gruppo di lavoro è composto da tutte le parti promotrici e interessate ed è coordinato da tsm LaReS.

Art. 5 – “Organizzazioni interessate”

Il presente accordo è aperto a tutte le associazioni di rappresentanza del territorio che ne condividono finalità e obiettivi. In seguito alla firma dell’accordo da parte dei promotori, lo stesso potrà essere sottoscritto da altri soggetti di rappresentanza del territorio. L’organizzazione che richiede la sottoscrizione dovrà descrivere in forma precisa l’impegno che intende perseguire e i tempi di realizzazione. La richiesta è presentata al Gruppo di lavoro di cui al precedente articolo 4.

Art. 6 – “Durata dell’accordo”

Il presente accordo ha validità triennale a partire dalla data di sottoscrizione del presente atto. Alla scadenza l’accordo potrà essere tacitamente rinnovato salvo espressa volontà delle organizzazioni proponenti di non proseguire nelle attività previste dall’accordo.

Letto, accettato e sottoscritto in data _________________

LE ORGANIZZAZIONI PROPONENTI

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

_________________________ CONSIGLIERA DI PARITÀ

     _________________________

TSM-TRENTINO SCHOOL OF MANAGEMENT

     _________________________

ASSOCIAZIONE ARTIGIANI E

AGENZIA PROVINCIALE PER LA FAMIGLIA, NATALITÀ E POLITICHE GIOVANILI

    _________________________

FORUM DELLE ASSOCIAZIONI FAMILIARI DEL TRENTINO

    _________________________

CONFINDUSTRIA TRENTO

_________________________ FEDERAZIONE TRENTINA DELLA

PICCOLE IMPRESE DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO-CONFARTIGIANATO

_________________________ CGIL DEL TRENTINO

_________________________ UIL DEL TRENTINO

 _________________________

COOPERAZIONE

_________________________

CISL DEL TRENTINO

_________________________

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