20 maggio 2017 – Trentino
Coop Alto Garda, ora gli esuberi salgono a 15
Il piano di tagli del personale potrebbe partire già nel mese di settembre
Trattativa con i sindacati arenata: «Così il dialogo non è possibile»
Il dato di fatto più eclatante che la trattativa tra Coop e sindacati di categoria mette in evidenza è la conferma degli esuberi che superano le anticipazioni fatte nei giorni scorsi. Non sarebbero 10, ma 15 i posti di lavoro che Coop Alto Garda vuole mettere sul tavolo della discussione insieme a un piano industriale triennale per far rientrare le finanze e consolidare la Cooperativa. A farne le spese, per il momento, e secondo le fonti sindacali, sarebbero i lavoratori sul cui costo Coop Alto Garda avrebbe deciso di risparmiare. Un taglio drastico che andrà a toccare non solo gli stagionali, come annunciato nel precedente incontro con i sindacati e che vedrà la non assunzione di circa 25 30 lavoratori solitamente chiamati per la stagione estiva, ma che toccherà i dipendenti fissi in quelli che la Cooperativa altogardesana considera ruoli con mansioni che si sovrappongo tra loro.
Una razionalizzazione annunciata dalla stessa presidente Chiara Maino, ma che fino all’incontro di ieri non sembrava dare per certo la presa in considerazione di un consistente numero di esuberi. «La trattativa è andata male ha annunciato Lamberto Avanzo di Cisl Fisascat La controparte ci ha presentato un piano industriale di tre anni che vede un taglio del costo del personale con annunciati 15 esuberi». «La trattativa si è arenata ha precisato Mirko Carotta di Cgil Filcams non appena ci hanno comunicato che i 15 esuberi per loro non sono in discussione. Per noi continua il sindacalista di Cgil non si può trattare di flessibilità, ferie e altro se sul tavolo ci sono 15 posti di lavoro che rischiano di essere cancellati».
La situazione, quindi, all’alba dell’assemblea dei soci prevista per il 22 di maggio si fa incandescente. Maino, sulla cui posizione pende una probabile mozione di sfiducia, dovrà rendere conto all’assemblea dello stato reale della Cooperativa da lei presieduta che porta in grembo un bilancio in rosso e l’annuncio di una riduzione del personale stagionale oltre che di quello fisso. Il tutto mentre la trattativa per la riscrittura dell’integrativo langue e si fa sempre più complicata. Nella serata di ieri, inoltre, le sigle sindacali Cgil Filcams, Cisl Fisascat e Uiltucs hanno incontrato i lavoratori per informarli delle ultime decisioni di Coop Alto Garda. «Come sindacati spiega Avanzo abbiamo dato la nostra disponibilità a trattare su temi di flessibilità e gestione interna e riduzione degli stagionali». Secondo i sindacati gli esuberi potrebbero essere scongiurati da una stagione estiva positiva che, tra i risparmi sul costo del lavoro, dovuti al taglio degli stagionali e una possibile buona prestazione del Blue Garden, potrebbe far ripensare i vertici della Cooperativa sul procedere con il taglio al personale. Diversamente, da settembre le forze lavorative in Coop Alto Garda potrebbero diminuire di 15 unità.
Scarica il pdf: Coop ART 200517
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