1 giugno 2017 – Trentino, Corriere del Trentino

Esuberi, Coop non cede
I sindacati: «Inaccettabile»

Primo incontro fra le parti dopo le dimissioni della presidente Chiara Maino Nota della Cgil Filcams: «Ok ai risparmi, ma non sulla pelle dei lavoratori»

Appello ai lavoratori e alle lavoratrici di Coop Alto Garda per aiutare la lotta sindacale nel far desistere il Cda e i vertici della Cooperativa dalla presa in considerazione, all’interno del piano industriale di rilancio, dei 15 esuberi. Un appello diffuso dalla Cgil Filcams a seguito dell’ennesimo incontro in Coop Altro Garda, svoltosi nella mattinata di ieri, tra le sigle sindacali di categoria (Cgil Filcams, Cisl Fisascat e Uiltucs) e la Federazione dei Consorzi Cooperativi. Le parti si sono trovate per procedere nella riscrittura e trattazione del contratto integrativo, ma non hanno potuto non toccare i grandi mutamenti che stanno coinvolgendo la Cooperativa altogardesana. Senza la presenza attiva della presidente dimissionaria, Chiara Maino, e con la recente nomina del direttore pro tempore, Roberto Napoli, vige una situazione di stallo con la Cgil in primis a chiedere lo stralcio dal piano industriale dei 15 esuberi. «Nell’incontro si legge nella nota di Cgil rivolta ai lavoratori è riemersa la volontà da parte di Coop di ridurre sensibilmente il costo del personale attraverso due strumenti: il contratto integrativo e la riorganizzazione aziendale, vale a dire gli esuberi, contenuti nel piano predisposto da Sait e approvato dal Cda». La proposta di Coop Alto Garda per quanto concerne l’integrativo, secondo quanto dichiarato da Cgil, prevederebbe una serie di misure improntate al risparmio come la flessibilità dell’orario di lavoro, il part time flessibile, il blocco delle ferie a luglio e agosto e il ridimensionamento degli stagionali. «Si ritiene del tutto inaccettabile continua la nota di Cgil Filcams che questa discussione la si possa fare in presenza della conferma della volontà di procedere con gli esuberi. La Filcams ha assunto al tavolo un punto fermo ossia quello che il Cda stralci dal piano industriale i 15 esuberi». Secondo il resoconto di Cgil questa posizione sarebbe stata definita dalla controparte pregiudiziale. «Si ribadisce continua il testo l’indisponibilità a discutere di riduzione del costo del personale attraverso gli esuberi, cosa bocciata dall’assemblea del personale all’unanimità e a stragrande maggioranza all’assemblea dei soci». Ferma quindi la trattativa dell’integrativo che si intreccia inevitabilmente con le sorti della Cooperativa. Il documento sindacale si chiude con un appello. «Lavoratori sostenete questa posizione per la salvaguardia in primis di tutti i posti di lavoro nessuno escluso».

Scarica il pdf: Coop ART 060617