26 agosto 2017 – Trentino, Corriere del Trentino

WALTER ALOTTI (UIL)

«Tempi di attesa del 112 Vogliamo avere i dati»

La Uil del Trentino chiede di conoscere i tempi medi di attesa e risposta al Nue (Numero unico emergenza) 112 della Centrale unica emergenza trentina, alla luce della statistica che il Viminale ha reso noto a livello nazionale e che tante polemiche ha sollevato rispetto ai tempi medi dirisposta–da5a8secondidelle Regioni virtuose e quelli estremamente lunghi – 60 secondi di Roma Capitale.

«Poiché il Trentino non risulta contemplato dall’elenco, probabilmente per la sua recente attivazione o per qualche altro arcano “autonomistico” mistero, crediamo sia interessante l’esito di un monitoraggio sulla qualità ed i tempi del servizio, possibilmente da parte di un’autorità terza, visto che le autocertificazioni autoreferenziali sarebbero poco interessanti ed obiettivamente di bassa credibilità», recita una nota a firma di Walter Alotti, segretario generale della Uil del Trentino.

Ciò «anche perché sia al Sindacato che alle nostre associazioni di cittadini, pensionati e consumatori collegate sono giunte segnalazioni di tempi piuttosto lunghi di intervento degli altri servizi collegati, più che di risposta del 112. Come per esempio il 118 – ambulanze servizio medico pronto soccorso-, non si capisce se per lo scarso numero di ambulanze proprie dell’Asl e/o per la conseguente complessità di intervento di quelle convenzionate col servizio sanitario provinciale, gestite dalle svariate Associazioni volontaristiche socio sanitarie trentine». «Se è comprensibile un certo ritardo in un momento di intasamento del centralino per eventi atmosferici straordinari, non lo è per normali richieste di intervento legate appunto a necessità improvvise e gravi di carattere sanitario o di polizia».

Scarica il pdf: NUE ART 260817