24 settembre 2017 – Trentino
«Ora puntiamo a nuovi integrativi»
I sindacati chiedono nuovi contratti e che si investa sulla formazione di chi resta disoccupato
«I dati dicono che la ripresa c’è, anche se le nuove assunzioni sono soprattutto a tempo determinato», il segretario della Cgil Franco Ianeselli spiega che l’economia torna a tirare, ma che c’è ancora molto da fare: «Adesso, però, dobbiamo consolidare questa ripresa. Ci sono due strade: la prima è quella di cercare di aumentare le nove assunzioni e la seconda è quella di tornare a fare contratti integrativi anche per far crescere l’economia. Ma dobbiamo anche investire in formazione. Dobbiamo fare in modo che chi resta fuori sia preparato per affrontare la futura ondata tecnolocia». Lorenzo Pomini della Cisl mette l’accento sul fatto che ora occorrono nuovi contratti: «Dobbiamo tornare a contratti integrativi acquisitivi. Ora che le aziende tornano a fare utili è bene che distribuiscano parte di questi profitti anche ai dipendenti. Questo anche per fare in modo che il benessere si diffonda su tutto il territorio». Walter Alotti della Uil sottolinea che le nuove assunzioni sono, in larga parte, delle stabilizzazioni di precari: «Assistiamo più che altro a un consolidamento. Nel turismo, ad esempio, non è che ci sia stato un boom di assunzioni nonostante il settore abbia conosciuto un forte impulso in queste ultime stagioni. Nel commercio si vedranno gli effetti delle nuove aperture, ma il mercato è quello e non mi farei molte illusioni».
Scarica il pdf: integrativi ART 240917
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