19 ottobre 2017 – Trentino

«Formazione e sgravi selettivi»

Le priorità dei sindacati. Incentivi a chi trova lavoro mentre è in disoccupazione

Investimento in conoscenza e selezione negli sgravi alle imprese. Sono due priorità che Cgil Cisl e Uil (rappresentate da Franco Ianeselli, Michele Bezzi e Silvia Bertola)hanno indicato ieri alla giunta provinciale in vista del bilancio 2018. In attesa che, nelle prossime settimane, si entri nel dettaglio delle cifre, ieri il confronto si è concentrato sulle linee portanti della manovra.

Per i sindacati un settore strategico su cui investire dev’essere quello della conoscenza, dalla formazione professionale, alla formazione continua, alla ricerca, «con una particolare attenzione spiega Ianeselli, segretario della Cgil a qualificare i lavoratori per prepararsi ai cambiamenti tecnologici».

Capitolo sostegno alle imprese. Rossi e Olivi hanno confermato gli sgravi Irap e quelli (aggiuntivi) che saranno introdotti con lo strumento del credito d’imposta. Proprio su quest’ultimo punto i sindacati hanno chiesto cautela e approfondimenti: «No alla rincorsa ai tagli fiscali, sì agli interventi selettivi». Bene premiare le aziende che assumono e che investono, attenzione per quanto riguarda il welfare aziendale, «per non finire con l’incentivare un welfare di bassa qualità, per esempio i buoni per la spesa».

Sul fronte degli ammortizzatori sociali, dal 1° gennaio 2018 verrà meno l’Asdi, l’assegno statale per chi, dopo la disoccupazione, non ha ancora trovato lavoro. Necessario dunque ripensare il reddito di attivazione trentino: allo studio c’è l’ipotesi di incentivare di più i disoccupati che trovano un impiego e anticipano l’uscita dalla disoccupazione.

Cgil, Cisl e Uil hanno richiamato l’attenzione anche sui lavoratori impiegati nei lavori socialmente utili (Progettone e in Azione 19): «Non devono essere considerati a vita, bisogna puntare sul loro reinserimento nel mercato del lavoro». Rossi ha spiegato che alcuni di questi lavoratori potranno essere riassorbiti come autisti grazie alla futura riorganizzazione (potenziata) del trasporto pubblico nelle valli.

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