07 febbraio 2016 –  Corriere del Trentino

Unicredit, previste decine di esuberi
Il piano nazionale è stato siglato: uscita volontaria per 2700

 

Unicredit ha raggiunto un accordo con i sindacati che prevede in Italia l’uscita volontaria di 2700 dipendenti, che maturano i requisiti per il pensionamento entro il 31 dicembre 2021. Verrà utilizzato il Fondo di solidarietà e a chi accetterà toccherà anche un incentivo all’esodo di circa 3 mensilità. Inoltre occorrerà trovare una soluzione per altre 540 posizioni in uscita. Il dato positivo è la stabilizzazione di 450 apprendisti e 700 nuove assunzioni, da realizzarsi gradualmente in relazione alle uscite. Patrizia Amico, segretario First Cisl gruppo Unicredit, sottolinea l’importanza di aver trovato soluzioni idonee sia per le persone che usciranno dall’azienda, sia per coloro che rimangono e per le future entrate, necessario dunque un «turnover». «A breve — aggiunge — verrà avviata un’ulteriore trattativa, che riguarderà l’uscita di 470 dirigenti». Ma quanti saranno i coinvolti in Trentino? Qualche decina probabilmente, a fine marzo si saprà il dettaglio. «Certo può essere che il loro numero sia cospicuo» ragiona Maurizio Mosaner della Uilca, in riferimento ai tre anni di copertura. Romano Vicentini (Fisac Cgil) va oltre: «Ci attendiamo per il secondo semestre 2016 un’uscita importante: siamo preoccupati per chi rimane al lavoro». Nessuno lo dice esplicitamente, ma il timore è che si finirà per chiudere altri sportelli.

Scarica il pdf: Unicredit ART 07(2)16