21 dicembre 2017 – Corriere del Trentino, Trentino
Una triste soddisfazione
dopo un anno di trattative
Largher (Uil) e Avanzo (Cisl): «Abbiamo ottenuto il miglior risultato possibile»
Per i lavoratori il vero dramma comincia ora: il loro destino in un foglio di calcolo
Soddisfatti per l’accordo raggiunto all’ultimo minuto, scuri in volto per l’unità sindacale persa per strada. Sorrisi nessuno perché – spiegano Walter Largher della Uil Tucs e Lamberto Avanzo della Cisl Fisascat – non c’è niente da sorridere di fronte al licenziamento di 80 lavoratori (di cui 20 saranno comunque ricollocati). Per i sindacati il percorso è finito, per i lavoratori interessati dagli esuberi il dramma vero comincerà quando – nei prossimi giorni – arriveranno le lettere di licenziamento con il loro nome e cognome scritto sopra. Sarà un foglio elettronico a decretare il loro destino, cioè il foglio di calcolo in cui gli impiegati dell’ufficio personale del Sait inseriranno le percentuali concordate con i sindacati (le riportiamo nell’infografica qui sopra) e che restituirà la lista dei lavoratori da licenziare. A questo punto le possibilità per loro saranno due: firmare l’accordo e portarsi a casa l’incentivo (1,3 milioni di euro da suddividere tra 80 lavoratori, in misura diversa naturalmente tra dipendenti a tempo pieno e part time) oppure ricorrere contro l’azienda con scarsissime possibilità di ottenere qualche risultato. Lamberto Avanzo spiega che si tratta di lavoratori addetti al magazzino, ma anche impiegati degli uffici del Sait: «C’è la soddisfazione per aver raggiunto quello che crediamo sia il risultato migliore possibile dopo un anno di trattative, ma credo che restino ragionamenti da fare: abbiamo 60 persone che diventano esuberi a tutti gli effetti e che dovremo tutelare all’interno di un percorso tra tutte le parti coinvolte. Le lettere di licenziamento partiranno nelle prossime settimane e c’è grande dispiacere perché ci sono situazioni individuali e familiari molto difficili che meritano grande attenzione. Sulla stessa linea Walter Largher: «E’ un accordo che ci dà soddisfazione, votato a grande maggioranza, certo non è mai soddisfacente abbastanza quando si parla di esuberi ma è il meglio che potevamo portare a casa: abbiamo ottenuto incentivi all’esodo, una riduzione importante a 80 esuberi (di cui 20 saranno ricollocati) e soprattutto è stato un grande esempio di democrazia, alla fine hanno deciso i lavoratori. Sono contento che tutte e tre le sigle sindacali alla fine abbiano aderito all’accordo, ma penso che una maggiore unità sindacale durante il percorso avrebbe potuto portare a risultati anche migliori. Ora si chiude la fase degli esuberi, ma deve partire un’analisi della riorganizzazione di Sait, in vista del rinnovo del contratto collettivo, tenendo conto del fatto che i lavoratori stanno raggiungendo una certa età».
Scarica il pdf: licenziamentisait-ART211217
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