5 aprile 2018 – Corriere del Trentino

Contratto scuola, bivio decisivo
Oggi Provincia e sindacati tornano a trattare. Di Fiore (Uil): «Il tempo è quasi scaduto»

Per il rinnovo del contratto provinciale dei docenti, atteso ormai da un decennio, oggi potrebbe essere un giorno decisivo, in un senso o nell’altro. Alle 9 difatti inizierà il settimo incontro tra le sigle sindacali riunite e l’Apran, a distanza di più di un mese dal precedente — quello programmato a metà marzo è saltato all’ultimo causa lutto famigliare di un rappresentante delle parti coinvolte. Le trattative ripartono oggi da una fase di sostanziale stallo: a ben poco erano difatti servite le precedenti consultazioni (avviate il primo febbraio), al punto che Uil scuola aveva addirittura disertato l’incontro del primo marzo («Bozza contrattuale irricevibile») e prospettato azioni di protesta e scioperi bianchi.

Una prospettiva pronta a concretizzarsi se anche oggi non si giungerà a un accordo sull’alleggerimento dei carichi di lavoro dei docenti, sulla precisa e trasparente pianificazione delle attività richieste e soprattutto sull’adeguamento retributivo, conformemente a quanto stabilito recentemente nel contratto nazionale: «Il tempo sta scadendo — avverte Pietro Di Fiore, segretario Uil scuola — anzi siamo già in ritardo: se non chiudiamo tutto entro fine aprile il rischio è di non ottenere nulla, visti poi i tempi lunghi dell’eventuale iter legislativo. Noi sindacati faremo fronte comune, oggi ci dovrà essere un segnale chiaro per un accordo, perlomeno sull’adeguamento economico conforme al contratto nazionale. Altrimenti staremo solo perdendo tempo e in quel caso — conclude — avvieremo azioni di protesta e scioperi bianchi già pianificati, ad esempio l’astensione dei docenti dalle attività accessorie».

Rispetto all’aut aut di Di Fiore, l’omologa Stefania Galli (Cisl) è più fiduciosa: «Non ci sono distanze così incolmabili tra le due parti — commenta — e credo che con una valida contrattazione otterremo quanto richiesto. In ogni caso è doveroso concludere le operazioni al più presto, certamente entro la fine di questa legislatura provinciale».

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