06 luglio 2018 – Trentino, Corriere del Trentino

Pd e Patt su Rossi, Upt pronta a rompere

Al tavolo del centro sinistra anche il nome di Ghezzi. Muzio: «Tempo scaduto». Cgil, Cisl e Uil: «Decidete»

 Il nome di Ugo Rossi non si legge, ma l’impressione è che si tratti di una prudenza formale, più che sostanziale. Le segreterie di Cgil, Cisl e Uil mandano un ultimatum alla politica provinciale: «Il tempo per le chiacchiere e per le ambizioni personali è ormai scaduto. Si assumano nel giro di poche ore decisioni nette su coalizioni e programmi».
Franco Ianeselli, Lorenzo Pomini e Walter Alotti evitano accuratamente di entrare nelle dinamiche partitiche. «Le segreterie generali — recita la nota diffusa ieri dai tre segretari generali — hanno discusso dell’attuale fase politica, manifestando forte preoccupazione per il perdurare di una situazione di incertezza sugli assetti delle coalizioni che correranno alle prossime elezioni provinciali così come sui programmi. Uno stato di incertezza che fa male al Trentino e che rischia di ipotecare in negativo la fragile ripresa economica in atto». I segretari provano a richiamare tutti al senso di responsabilità: «Cgil, Cisl e Uil del Trentino fanno appello alle forze politiche di tutti gli schieramenti, perché superino questa pericolosa fase di stallo, ritrovino la responsabilità necessaria a qualunque forza politica che si candida a governare il nostro territorio e assumano nel giro di poche ore decisioni nette. Il tempo per le chiacchiere e per le ambizioni personali è ormai scaduto. Il clima di rancore e le tentazioni di alzare barriere fanno delle elezioni di ottobre un appuntamento cruciale: è in gioco il destino della nostra Autonomia, un modello di autogoverno che ha permesso la crescita e lo sviluppo della nostra comunità, reagendo anche con efficacia alla difficile crisi economica. Serve da parte di tutti una dimostrazione forte di responsabilità, che rimetta al centro l’interesse della nostra comunità, aprendo un confronto serio e fattivo sui contenuti. Confronto a cui come parti sociali siamo pronti a dare il nostro contributo». Per chi facciano il tifo le segreterie dei confederali lo si può facilmente capire dal giudizio espresso poco prima sulla manovra di assestamento, a breve in commissione consiliare: «Le tre sigle condividono una valutazione positiva dell’impianto della manovra e concordano sul fatto che c’è corrispondenza tra diverse delle richieste avanzate dal sindacato e le misure previste, in particolare per quanto riguarda le famiglie, il lavoro e gli interventi sull’Icef». Insomma, per Cgil, Cisl e Uil la parola «continuità» non è un tabù.

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