12 settembre 2018 – Trentino
Irpef: Se imposta al 22% risparmi fino a 150 euro. Tre aliquote bene per il 2% dei contribuenti
Le ipotesi circolate finora sulla riduzione delle aliquote Irpef parlano del taglio di un punto sul primo scaglione, con il passaggio da 23% a 22%, o di accorpare gli scaglioni che passerebbero dagli attuali 5 a 3. Secondo i calcoli della Uil, la riduzione dal 23% al 22% dell’aliquota sui redditi tra 8.000 e 15.000 euro varrebbe per tutti e porterebbe ad un alleggerimento trai90ei150eurol’anno.Perun lavoratore con reddito di 9.000 euro, il guadagno fiscale sarebbe di 7 euro al mese, pari a 90 euro netti all’anno. La riduzione d’imposta si stabilizzerebbe a 12 euro netti al mese per i redditi oltre 15.000 euro lordi l’anno, con una differenza rispetto al sistema attuale di 150 euro l’anno. Più complesso il calcolo sull’ipotesi del passaggio da 5 a 3 aliquote: 21% per lo scaglione di reddito tra i 15.000 e i 28.000 euro; 38% per lo scaglione di tra i 28.000 e i 75.000 euro; 43% per i redditi superiori ai 75.000 euro. In questo caso, il guadagno netto per un lavoratore con un reddito annuo lordo di 15.000 euro è pari a 300 euro, 23 euro netti al mese su 13 mensilità. Il beneficio aumenta proporzionalmente con il crescere del reddito fino ai redditi oltre 75.000 euro lordi, che godranno di un risparmio fiscale di 1.680 euro annui, ovvero 129 euro mensili su 13 mensilità. Confrontando l’impatto dell’ipotesi di riforma con i dati sulla suddivisione in classi di reddito dei lavoratori dipendenti, a beneficiare del maggior guadagno fiscale (129 euro al mese) sarebbe circa il 2% dei contribuenti, mentre il 40% con redditi tra i 15.000 ed i 29.000 euro avrebbero un beneficio nettamente inferiore, compreso tra i 23 ed gli 83 euro mensili.
Scarica il pdf: Irpef ART 120918(1)
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