09 ottobre 2018 – Corriere del Trentino

Premio e conciliazione: la nuova proposta per il Sait.

I sindacati ieri hanno stilato il documento da proporre giovedì ai vertici del consorzio

Il contratto in vigore venga applicato fino a quando non ci sarà un nuovo accordo integrativo.
Si potrebbe riassumere così la proposta dei sindacati che faranno giovedì ai vertici di Sait. Alle nove, l’11 di ottobre, si terrà, nella sede del Consorzio di via Innsbruck, l’incontro fra Fisascat Cisl, Uiltucs e Filcams Cgil che apre la trattativa per arrivare a un nuovo accordo integrativo di lavoro, che dovrebbe partire da gennaio e sarebbe valido fino al 31 dicembre 2021, per i 491 dipendenti che dieci giorni fa, come uno «schiaffo» hanno saputo, attraverso una comunicazione della direzione, che dal primo di gennaio non gli verrà più applicato il contratto integrativo.
Ieri mattina, le tre sigle sindacali e i delegati dei lavoratori, nella sede di Cisl, si sono incontrati per redigere una piattaforma di proposte da sottoporre alla direzione.
Un documento che contiene otto punti con cui i sindacati chiedono ai vertici di Sait di mantenere il contratto in vigore fino a quando non nascerà un nuovo accordo.
La proposta di Fisascat, Uiltucs e Filcams in pratica propone di ripristinare il premio di presenza per tutti i dipendenti del magazzino, coprendo gli arretrati non erogati nel 2018. Chiedono di garantire l’occupazione diretta di tutto il personale in forza, propongono di applicare maggiore flessibilità nei turni e ritengono importante garantire la conciliazione fra i tempi per il lavoro e la famiglia.
Nel documento, che sarà accompagnato da una lettera sottoscritta da sindacati e delegati dei lavoratori, inoltre, si valuta l’opportunità di migliorare anche l’organizzazione del lavoro, oltre a un approfondimento sul premio di produttività.
Per i sindacati inoltre l’organizzazione lavorativa va migliorata. «Servono modalità più adeguate alla struttura dell’azienda — sostengono le organizzazioni — che fra i punti del nuovo accordo non trascurano le prospettive aziendali future.
«È necessaria maggiore chiarezza sullo sviluppo — scrivono — e sugli investimenti previsti, sulla gestione dei vari settori. L’attività caratteristica del consorzio deve anche prevedere che siano definiti i limiti di intervento delle società esterne». Dopo l’incontro, alle 21, nella sede Cisl, è stata poi indetta l’assemblea sindacale.

Scarica il pdf: Sait ART 091018