19 gennaio 2019 – Trentino, Corriere del Trentino

Accoglienza agli stranieri

Operatori mobilitati

«Non siamo di serie B»

I lavoratori del sistema dell’accoglienza trentino tornano ad alzare la voce. E di fronte ai tagli decisi dall’esecutivo provinciale — che porteranno alla perdita di 140 posti — invocano nuovamente la convocazione urgente del tavolo sindacale per affrontare la questione. Un impegno già preso dal governatore Fugatti a metà gennaio, ma «ad oggi non ancora convocato».
È questo l’esito dell’assemblea unitaria indetta da Fp Cgil, Cisl Fisascat e Uil Fpl giovedì sera, alla quale hanno partecipato un centinaio di operatori delle varie cooperative interessate dalla misura del governo provinciale.
I sindacati hanno illustrato gli sviluppi delle ultime ore relativamente alla vicenda Fersina, dove pare confermato il subentro, almeno per un paio d’anni, di Croce Rossa nella gestione del servizio. Sembra profilarsi inoltre — è stato detto giovedì — uno scenario che pare presupporre Croce Rossa come soggetto unico o principale che gestirà il sistema di accoglienza in Trentino sino al definitivo smantellamento.
In questo quadro, la preoccupazione si è concentrata sui posti di lavoro: «Nessun percorso — è stato detto — è stato avviato per un progetto di ricollocazione degli esuberi che le cooperative e gli enti non saranno in grado di assorbire in altri servizi: alla rassicurazione di Fugatti sull’applicazione degli ammortizzatori sociali abbiamo già opposto la richiesta dell’attivazione di misure straordinarie per consentire a questi lavoratori possibilità occupazionali concrete».
Molti gli interventi dei presenti, con più di un richiamo a una mobilitazione. Di qui la decisione di dare mandato a Cgil, Cisl e Uil per chiedere urgentemente a Fugatti la convocazione del tavolo sindacale, a cui far partecipare anche la Federazione delle Cooperative «che ad oggi — è la critica — malgrado le tante sollecitazioni, non ha dato alcun cenno di interesse per questa vertenza, avallando l’idea che si sta diffondendo nell’opinione pubblica che pare trattarsi non di professionisti ma di lavoratori di serie B, sostituibili con semplici volontari arruolati all’occorrenza».

Scarica il pdf: accoglienza ART 190119