20 marzo 2022 – Corriere del Trentino
«Addizionale Irpef, famiglie in crisi. Trento segua l’esempio di Bolzano»
Alotti (Uil), attacca la giunta Fugatti. «Servono provvedimenti subito»
TRENTO «Se è vero che ricchezza e lavoro si crea nelle aziende con le esportazioni è altrettanto vero che ridurre i consumi interni ed escludere dalla domanda di beni e servizi larga parte dei lavoratori e dei pensionati trentini contribuirà a innescare e aumentare una crisi economica e finanziaria esiziale anche per il nostro Trentino». Il segretario generale della Uil del Trentino, Walter Alotti, riflette sui rincari dell’energia e dei prezzi del pane, della pasta e dell’olio, effetto del conflitto tra la Russia e l’Ucraina, che rischiano di mettere in ginocchio molte famiglie trentine. E le prospettive non sono rassicuranti.
«Tagliare le tasse si può», afferma Alotti in una nota, ricordando l’esempio di Bolzano e della Regione Lazio che hanno scongiurato un aumento delle addizionali Irpef per i redditi da lavoro e le pensioni medio-basse. I sindacati hanno raggiunto un accordo con la Regione Lazio che prevede, anche per il 2022, il taglio dell’Irpef per tutti i cittadini con una fascia di reddito fino a 35mila euro. «Ma tutto questo in Trentino non è stato possibile, anzi si è addirittura aumentato il gettito Irpef, portando la percentuale dell’addizionale al massimo dell’imposizione per i cittadini con redditi medio-alti da 50mila euro», afferma Alotti.
La Uil attacca la giunta Fugatti che «da settimane rimanda un intervento aggiuntivo ai provvedimenti statali, come il bonus energia, per aiutare le famiglie colpite anche dall’aggravio delle spese di luce, gas e carburanti».
Secondo il sindacato servono interventi concreti e in tempi stretti perché la situazione si sta aggravando di giorno in giorno e i dati relativi all’inflazione sono emblematici della difficile situazione economica che stanno vivendo le famiglie trentine. Nel mese di febbraio l’indice Istat dell’inflazione ha segnato un aumento in Trentino del 5,8% rispetto all’anno scorso e del 3% rispetto al mese di gennaio. «Cgil, Cisl e Uil — incalza ancora il segretario della Uil — da anni chiedono alla giunta Fugatti un intervento per alzare la soglia per l’applicazione di questa imposta locale da 15mila euro a 20mila euro, senza purtroppo alcun risultato». Poi lancia un nuovo affondo alla governance leghista guidata dal presidente Maurizio Fugatti:
«La Uil ritiene ampiamente passato il tempo di attesa dei provvedimenti della giunta trentina utili ad aiutare i cittadini, i lavoratori e le lavoratrici e i pensionati trentini che a quanto pare hanno l’unica colpa di non essere imprenditori o lavoratori autonomi, categorie sempre al centro dell’attenzione politica».
Scarica il pdf: Irpef ART 200322 2
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