Addizionale Irpef. Ridurre le imposte e venire incontro alle famiglie taglieggiate dal rincaro energetico e della spesa si può. Ad esempio nel Lazio, come a Bolzano, si pagheranno meno tasse!
Mer 16 .3. 2022
Tagliare le tasse si può. Lo sanno bene i sindacati e la Regione Lazio che insieme hanno raggiunto il rilevante risultato di scongiurare l’aumento delle addizionali Irpef per i redditi da lavoro e pensione medio bassi. Tutto ciò in Trentino non è stato possibile, anzi si è addirittura aumentato il gettito Irpef, portando la percentuale dell’addizionale al massimo dell’imposizione, per i cittadini trentini con redditi medio-alti da 50.000 euro, mentre prima era applicata dai 55.000 euro in su.
Cgil Cisl e Uil chiedono da anni alla Giunta Fugatti un intervento per alzare la soglia per l’applicazione di questa imposta locale da 15.000 euro almeno a 20.000 euro, senza purtroppo alcun risultato in tal senso.
Ricordiamo peraltro che a Bolzano, ma anche nel meno ricco ed autonomo Lazio, sono previste la progressività dell’imposta e l’esenzione della maggiorazione per i redditi fino a 35mila euro e che nella Regione che ospita la capitale, per il corrente anno sui redditi tra i 35 e i 40mila, si otterrà una nuova riduzione dell’imposta, tramite una detrazione pari a 300 euro l’anno.
Potrebbe essere peraltro questo un modo semplice e immediato per venire incontro almeno alle famiglie dai redditi medio bassi, taglieggiate dal rincaro energetico e dallo sbalzo dell’inflazione. Escaletion che ha comportato una significativa perdita di valore dei redditi da lavoro e delle pensioni ed un aumento appunto del costo del “carrello della spesa”: l’indice Istat dell’inflazione di febbraio segna un aumento in Trentino del 5,8 % rispetto all’anno scorso e del 3% sul gennaio scorso.
Sono diverse settimane che la Giunta rimanda un intervento aggiuntivo ai provvedimenti statali già in essere (Bonus energia) per aiutare le famiglie colpite anche dall’aggravio delle spese di luce, gas e carburanti. Intervento pare piuttosto complesso e impegnativo sia per la macchina amministrativa della Provincia e per i Patronati ed i nostri Caf, a cui pare sarà demandata la trafila per l’ottenimento del beneficio ipotizzato e dove a breve inizierà la campagna fiscale 2022, con un probabile ingolfamento delle sedi ed uffici.
La UIL ritiene ampiamente passato il tempo di attesa di provvedimenti della Giunta trentina, utili a venire incontro ai cittadini, lavoratori e lavoratrici, pensionate e pensionati che pare abbiano la colpa di non essere imprenditori o lavoratori autonomi, categorie sempre invece al centro dell’attenzione politica, di Fugatti & c.
Se è vero che ricchezza e lavoro si crea nelle aziende e con le esportazioni è altrettanto vero che ridurre i consumi interni ed escludere dalla domanda di beni e servizi larga parte dei lavoratori e dei pensionati trentini contribuirà ad innescare ed aumentare una crisi economica e finanziaria, ahimè esiziale anche per il nostro Trentino.
Walter Alotti
Segretario Generale UIL del Trentino
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