Agenzia del lavoro. Cgil Cisl Uil: ”Accelerare sul nuovo dirigente e serve subito un progetto di rafforzamento dei servizi per l’impiego”
Dichiarazione dei segretari generali di CGIL CISL UIL del Trentino, Andrea Grosselli, Michele Bezzi, e Walter Alotti.
”Lo abbiamo sempre detto: avremmo preferito una scelta interna alla pubblica amministrazione trentina per l’individuazione del nuovo dirigente di Agenzia del Lavoro. Ma ora non c’è tempo da perdere, bisogna accelerare sul fronte della nomina per garantire la piena operatività della struttura che in Trentino gestisce le politiche del lavoro. La crisi economica ed occupazionale infatti incombe e serve mettere Agenzia del Lavoro e i centri per l’impiego nelle migliori condizioni per affrontare un autunno che si prevede particolarmente difficile per il mercato del lavoro trentino.
Sulla nomina del dirigente di Agenzia confidiamo non prevalgano logiche politiche, né si premino candidati solo perché vengono dal mondo del privato. Oltre ai nomi apparsi sulla stampa locale crediamo ci siamo altre figure nel lotto dei partecipanti alla selezione in grado di assumere questo incarico e non vorremmo che ci fossero di discriminazioni verso chi viene dal sistema pubblico ovvero verso chi per cultura fosse vicino al sindacato. Deve invece sempre prevalere la competenza e la professionalità.
Ma tutto questo non basta. C’è il rischio infatti che al nuovo dirigente venga affidata una macchina con il serbatoio vuoto. Fino ad oggi la Giunta non ha rispettato gli impegni ad allargare gli organici di Agenzia, in linea con quanto accade nei paesi europei più avanzati. Per questo serve un progetto di rafforzamento dei servizi pubblici per l’impiego provinciali. Confidiamo quindi che contestualmente al confronto sul nuovo dirigente, in commissione provinciale per l’impiego si possa discutere anche dei prossimi passi per rendere Agenzia del lavoro finanziariamente e organizzativamente sempre più in grado di affrontare gli impegni alla riqualificazione e alla ricollocazione dei tanti disoccupati che purtroppo l’emergenza Covid rischia di creare”.
21 agosto 2020
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