l’Adige – 21 marzo 2023

Agli insegnanti 124 euro in più al mese

Oltre ottomila insegnanti trentini sono in attesa di ricevere circa 124 euro lordi in più al mese in busta paga. E la speranza – visto che gli accordi ci sono già – è che quei soldi possano arrivare già dalla prossima busta paga.
«Anche perché l’unica certezza è che fino ad oggi il mondo scuola – insegnanti, personale, Ata – non ha ancora visto un solo euro in più di aumento stipendiale», spiega Pietro Di Fiore della Uil. Che, sulle tempistiche, aggiunge: «La palla è in mano a Roma: il ministro Valditara ha mantenuto la parola data lo scorso novembre e ha messo sul piatto 300 milioni di euro in più per i rinnovi contrattuali. Appena al ministero ci saranno tutte le firme necessarie – speriamo entro pochi giorni – anche in Trentino la norma verrà recepita in automatico. Gli accordi ci sono già, vediamo se il presidente Fugatti e l’assessore Bisesti ci convocheranno o se basterà una deliberazione».
La Provincia dovrà stanziare una cifra tra i 2, 5 e i 3 milioni di euro, in una sorta di proporzione tra i 300 milioni per 1 milione di insegnanti a livello nazionale e – appunto – i 2,5/3 milioni per circa 8.000 insegnanti.
Di Pietro spiega la questione: «A novembre durante il tavolo di contrattazione il ministro si era impegnato a spostare sulla retribuzione i 300 milioni per la valorizzazione del merito. E l’ha fatto. Si parla di 350 euro lori l’anno in più, quindi circa 24 al mese in più che si aggiungono ai 100 euro già assicurati agli insegnanti. In totale, quindi, si parla di 124 euro lordi in più al mese in busta paga». Un impegno economico che si riflette direttamente sul Trentino: «Nella nostra provincia non arriverà una percentuale di quei 300 milioni, ma essendo la scuola provinciale servirà uno stanziamento in proporzione da parte di piazza Dante. Uno stanziamento sostanzialmente obbligatorio, previsto dal contratto. L’aumento in busta paga riguarderà gli insegnanti di elementari, medie e superiori, che da noi sono circa 6.700 di ruolo ai quali si aggiungono 1.500 professori che sono stabilmente al lavoro da inizio anno. I soldi devono arrivare subito, appena sbloccate – a Roma – le ultime “pratiche burocratiche”. Ora tutto dipende dalla velocità a Roma, ma siamo fiduciosi». Passando allo stesso ministro Valditara, nelle scorse ore aveva spiegato il perché del nuovo stanziamento, prima promesso e poi realizzato: «Abbiamo portato a compimento l’impegno che avevamo assunto in sede politica e con il personale scolastico. La valorizzazione dei lavoratori della scuola è una delle nostre missioni, perché non può esserci Merito senza Dignità, che va salvaguardata anche tramite l’incremento delle risorse destinate a migliorare le retribuzioni in tutto il comparto scuola». Infine il ringraziamento per il risultato ottenuto con l’impegno di tutti: «Questo risultato è il frutto di un rapporto sano fra il Governo e le Organizzazioni Sindacali, fondato su un confronto costruttivo e pragmatico: è questo che intendo come Grande Alleanza, la collaborazione fra istituzioni, parti sociali, lavoratori della scuola, studenti e famiglie».

 

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