Martedì 30 Luglio 2024 CORRIERE DEL TRENTINO PAG 7

Agricoltura, lavoratori in piazza

Sono pronti a scendere in piazza. Dopo diversi incontri non è stato ancora trovato un punto di accordo sul rinnovo del contratto del comparto agricolo. Per questo Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil del Trentino hanno indetto un presidio dei lavoratori che si terrà domani alle 10 sotto la sede di Coldiretti Trento.

«La distanza tra le posizioni — spiegano — riguarda, in particolare, l’aspetto legato agli aumenti economici». La richiesta era del 5% sui minimi tabellari per il biennio 2024-2025, a cui si aggiungeva un ulteriore 3% come elemento di garanzia per il mancato riconoscimento della produttività, che da anni viene rimandato. «Ci troviamo difronte a una controparte che, nei fatti, non riconosce l’importanza dei lavoratori offrendo come aumento il 3% sulla parte fissa», affermano Fai, Flai e Uila che avevano proclamato lo stato di agitazione. Le azioni di protesta potrebbero proseguire per tutta l’estate.

 

 

Martedì 30 Luglio 2024

Contratto lavoratori agricoli, domani presidio sindacale a Coldiretti

Un presidio dei lavoratori del comparto agricolo si terrà domani, mercoledì 31 luglio, alle 10 sotto la sede di Coldiretti Trento. Le posizioni per il rinnovo del Contratto restano distanti e così Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil del Trentino portano avanti le iniziative di mobilitazione, dopo la proclamazione dello stato di agitazione dello scorso 18 luglio, che faceva seguito all’ultimo incontro con la controparte. A darne notizia sono le segretarie generali Elisa Cattani (Flai), Katia Negri (Fai) e il funzionario Fulvio Giaimo (Uila). La distanza tra le posizioni riguarda, in particolare, l’aspetto legato agli aumenti economici. La richiesta dei sindacati era del 5% sui minimi tabellari per il biennio 2024–2025, a cui si aggiungeva un ulteriore 3% come elemento di garanzia per il mancato riconoscimento della produttività, che da anni viene rimandato. L’Istat prevede un Indice dei prezzi al consumo armonizzato, per il prossimo biennio, pari al 3,9%. Coldiretti, invece, offre come aumento il 3% sulla parte fissa. L’auspicio è di trovare un punto di accordo il prima possibile, che possa soddisfare le esigenze di tutti.

Scarica il pdf: CORRIERE, IL T agricoltura 300724