5 agosto 2020 – Trentino, Corriere del Trentino

«Agricoltura, unica soluzione il tampone»

«Il problema dell’ingresso della manodopera straniera in agricoltura si risolve solo sottoponendo a tampone tutti i lavoratori che arrivano dai paesi a rischio. È questa l’unica soluzione per tutelare la salute di chi opera nei nostri campi per la raccolta. Tutto il resto sono scorciatoie che mettono a rischio la salute e la sicurezza di chi lavora, straniero e italiano». Non nascondono stupore e sconcerto i segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil del Trentino — Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti — con i segretari delle categorie Flai Cgil, Maurizio Zabbeni, Fai Cisl, Fulvio Bastiani, Uila, Fulvio Giaimo. «Anche in Trentino si adotti la stessa strategia della provincia di Bolzano che ha previsto che i lavoratori stranieri in ingresso siano tutti sottoposti a tampone per verificare l’effettivo stato di salute e di contagio, dunque una quarantena attiva con squadre di massimo 4 lavoratori».

I sindacati ribadiscono netta contrarietà anche al ripristino dei voucher. «Il contratto agricolo garantisce già massima flessibilità. Ricorrere ai voucher comprime i diritti».

Scarica il pdf: agricoltura ART 050820 3