Alloggi Itea, vergognoso punire i familiari. Cgil Cisl Uil: per il presidente Fugatti l’essere genitore o figlio di un malvivente è una colpa
Un provvedimento vergognoso e non degno di una comunità civile, che punisce anche chi non si è macchiato di alcun reato, e che nella logica della giunta Fugatti è colpevole per il solo fatto di essere padre, madre, figlio o coniuge di un condannato”. Così i segretari generali di Cgil Cisl Uil del Trentino, Franco Ianeselli, Michele Bezzi e Walter Alotti definiscono la norma, inserita in Finanziaria e votata ieri in Consiglio provinciale, per cui una famiglia perde il diritto all’alloggio Itea se uno dei componenti del nucleo è stato condannato per un reato in via definitiva. Un provvedimento che con molta probabilità non potrà essere applicato perché va contro il principio base del diritto e della nostra Costituzione per cui che la responsabilità penale è personale. “Invece di buttare fumo negli occhi dell’opinione pubblica continuando a cavalcare in modo demagogico e assolutamente strumentale il tema della sicurezza, l’Esecutivo abbia il coraggio di ammettere che non ha nessuna politica per la casa. Nell’incapacità di dare risposte concrete ai cittadini sul tema della casa, il presidente Fugatti prosegue nella tecnica di distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica, spostandola su altri problemi, sempre i soliti peraltro. Non è aizzando la cattiveria che si governa una comunità.
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