31 gennaio 2019 – Trentino

 «Alloggi precari e nessun dialogo con i sindacati»

Cantiere Loppio-Busa, la denuncia di Cgil, Cisl e Uil: «Intervenga Fugatti» Ispezione dell’Uopsal. Ma le imprese non ci stanno: «Sono accuse false»

Mancanza di confronto con i sindacati e condizioni igienico-sanitarie precarie nelle baracche con gli alloggi degli operai che lavorano nel cantiere del tunnel della Loppio-Busa. Questa la situazione che Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil denunciano: i sindacati due giorni fa hanno anche chiesto (e ottenuto) un’ispezione dell’Uopsal, l’Unità operativa di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro che fa capo all’Azienda sanitaria. Secca la replica del responsabile del cantiere, Ernesto Tedeschi: «I sindacati hanno sempre trovate le porte aperte e le accuse relative agli alloggi sono incomprensibili: vi pare possibile che non si intervenga per sistemare le baracche in un cantiere da 60 milioni di euro?».
Da tempo i sindacati stanno tenendo monitorata la situazione del cantiere per la realizzazione del tunnel, opera affidata alla cordata composta dalla Sac Costruzioni di Benevento (che ha in mano la fetta più importante dell’appalto) e la Martinelli-Benoni di Ronzo Chienis. Non trovando risposte adeguate, i sindacati – si legge in una nota congiunta di Cgil, Cisl e Uil – hanno più volte chiesto un incontro al governatore Maurizio Fugatti e all’assessore allo sviluppo economico Achille Spinelli, non ottenendo sino ad oggi riscontro.
«In quel cantiere – dicono i segretari generali Sandra Ferrari, Fabrizio Bignotti e Matteo Salvetti – non vengono rispettate le più elementari norme igienico sanitarie e di sicurezza ambientale per gli operai soggiornanti delle baracche». Le costruzioni prefabbricate – prosegue la denuncia sono fredde, lasciano filtrare acqua e trattengono l’umidità. Condizioni che possono solo peggiorare visto l’inasprirsi delle condizioni meteo. «Le ditte che gestiscono il cantiere rifiutano qualsiasi confronto con i sindacati; non è stato possibile neanche sottoscrivere alcun protocollo per il rispetto del contratto provinciale di settore. I protocolli dei grandi cantieri, invece, sempre sottoscritte», insistono i rappresentanti dei lavoratori.
«Ci auguriamo che la giunta prenda in considerazione nel più breve tempo possibile la nostra richiesta d’incontro. È urgente capire come procederanno i lavori in cantiere e, soprattutto, se i contratti a tempo determinato in essere verranno rinnovati. Ad oggi non conosciamo ancora il cronoprogramma del cantiere per quest’anno», concludono i tre segretari.
Si dice esterrefatto Ernesto Tedeschi, responsabile del cantiere e referente della Sac: «Non riesco a comprendere questa uscita dei sindacati, a meno che non sia strumentale. Abbiamo più volte detto ai sindacati, chiedendo loro di pazientare, che siamo in attesa della firma del contratto e che i lavori sono stati avviati sotto riserva di legge, così come previsto dalle normative – spiega Tedeschi – non appena tutte le procedure contrattuali saranno completate, ci siederemo attorno ad un tavolo per discutere». «Non capisco la rigidità della posizione dei sindacati, che sino ad oggi hanno avuto piena libertà di accesso al cantiere e si sono svolte regolarmente le assemblee».
Per quanto riguarda gli alloggi, Tedeschi afferma di non aver avuto segnalazioni particolari: «Qualche problema di condensa, per altro risolto. Ma vi pare che ci perdiamo in un bicchiere d’acqua per queste cose? Stiamo parlando di un appalto da 60 milioni di euro».

Scarica il pdf: alloggi ART 310119